La profezia

Forza Italia, Renato Brunetta: "Se alle regionali vince il Pd 4-3, Matteo Renzi si deve dimettere"

Giulio Bucchi

"Fino a un mese fa c'era il mantra del 7-0, il pronostico appariva scontato. Bè, adesso la sinistra si tiene attaccata all'orizzonte del 5-2. Ma se finisce 4-3, allora Matteo Renzi se ne deve andare". Renato Brunetta non sta parlando di pallone, ma di politica. E più precisamente delle elezioni regionali di maggio. A dispetto dei guai di Forza Italia, alle prese con una campagna elettorale a singhiozzo, un Silvio Berlusconi ancora defilato, le incertezze su candidati e alleati e, soprattutto, la grana Raffaele Fitto in Puglia, il capogruppo azzurro alla Camera (che non rinuncia a una feroce autocritica) si sbilancia in un pronostico e nel suo Mattinale detta le condizioni al premier: "Veneto e Campania sono perfettamente idonee per un successo dalla coalizione di centrodestra. Se dovesse finire così avremmo un pareggio, una ripetizione, rispetto ai risultati di 5 anni fa. Renzi collezionerebbe la sua prima sconfitta elettorale per non aver soddisfatto la sua golosità senza fine. Ridimensionamento della non più irresistibile galoppata renziana". "Matteo, ricordi D'Alema?" - Invece, sottolinea Il Mattinale, "un 4 a 3 per loro rappresenterebbe per noi davvero una grande vittoria e una sconfitta clamorosa per Renzi ed il centrosinistra. Dando per scontata la vittoria del Pd in Toscana, non è da pazzi sognare un risultato ancor più positivo: quattro regioni a noi e tre per loro. Renzi a quel punto dovrebbe dimettersi (come fece D'Alema, con coerenza, nel 2000). Che il premier abbia paura si vede dalle sue invenzioni disperate: dalla fretta vorticosa per portare a casa l'Italicum, e dimostrarsi così decisionista e fattivo, al colpo propagandistico - conclude Il Mattinale - della mancia pre-elettorale, quella del tesoretto".