Verso l'estinzione
Fini: Fli fermo allo 0,5%
Un consiglio non richiesto per Fini: Gianfranco, torna fascista! Il presidente della Camera uscente è, nel corso degli anni, diventato piccolo piccolo fin quasi a sparire. Oggi il suo Fli non si schioda dallo 0,4% e rischia di non trovare posto alla Camera. Secondo le ultime rilevazioni Scelta Civica con Monti per l'Italia cresce e passa dal 10 al 10,5%, ma mangia consensi all'Udc (giù di mezzo punto dal 4% al 3,5%) mentre Fli, affannosamente, arriva all'1 per cento. Non riuscirà a superare il 2% previsto dal Porcellum per approdare a Montecitorio. La sua unica speranza è che Casini riesca ad entrare alla Camera dalla porta principale e lui possa entrare come miglior perdente. Bei tempi passati E' destinato ad inabissarsi insieme al suo partitino. Eppure quando era leader di Alleanza Nazionale Fini faceva incetta di voto. Alle politiche del 1994 (quando il partito ha debuttato alle urne) come alleato di Forza Italia di Silvio Berlusconi al Centro-Sud come Polo del Buon Governo e come indipendente nel Nord Italia incassò il 13,4 %. Due anni dopo va anche meglio: alle elezioni del '96 è il terzo partito italiano, dopo il Partito Democratico della Sinistra e Forza Italia, con quasi 6 milioni di voti e il 15,7%. Fa molta tristezza confrontare il 15,7% di sedici anni fa con lo 0,4% di oggi. Percentuali che descrivono al parabola discendente di un politico fortemente danneggiata dalla vicenda della casa a Montecarlo ma anche da una serie di scelte sbagliate. Prima tra tutte lo strappo dal Pdl e la creazione dell'invisibile Futuro e Libertà.