I nomi
Scalfari sceglie i suoi candidati per il dopo Napolitano: ecco i nomi dei suoi amici (da non votare)
Nel suo sermone domenicale Eugenio Scalfari, su Repubblica, parla (ancora) del discorso del presidente della Repubblica Napolitano di Capodanno. Spiega che lo hanno visto il cento per cento degli italiani sopra i sedici anni. Poi, dopo una lezione di diritto costituzionale sulle prerogative del capo dello Stato e il paragone con gli altri Paesi, arriva al dunque. Chi arriverà dopo di lui? Due le possibilità. Un tecnico e un politico. Per ogni scelta spiega i pro e i contro. "E' difficile che un nome si imponga sin dalle primissime votazioni. Probabilmente ci sarà un un periodo di assaggio ma non credo che sia lunghissimo a meno che non vi siano cessioni inevitabili dall'una parte e dall'alta". Scalfari spiega che se si dovesse scegliere un tecnico questi dovrebbe essere riconosciuto non solo in Patria ma anche a livello europeo e internazionale. Spiega che ci sono tecnici opportunisti ma anche quelli che non sono disposti a mettere la loro tecnica a disposizoone del chi è è più potente di loro "e potrebbe dare loro una sistemazione estremamente ambita". E fa qualche nome: Carlo Padoan, Renzo Piano, Riccardo Muti, Eelana Cattaneo, Sabino Cassese., Gustavo Zagreblesky, Umberto Eco. Per quanto riguarda i politici, Scalfari spiega che "la buona politica è molto più rara e le scelte di qualità sono terribilmente difficili" ma fa qualche nome: "Romano Prodi, Walter Veltroni, Luigi Zanda, Piero Fassino, Pier Luigi Bersani". Ecco, adesso sappiamo chi non votare.