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L. stabilità: Upi Veneto, mette a rischio servizi ai cittadini e lavoro dei dipendenti (3)
(AdnKronos) - (Adnkronos) - "Tale rideterminazione del personale non tiene conto infatti: del numero di dipendenti effettivamente addetti all’esercizio delle funzioni fondamentali; degli esiti della mappatura delle funzioni realizzata in attuazione della Legge Delrio; del diverso assetto di deleghe tra le diverse Regioni, della razionalizzazione già realizzata in numerose amministrazioni che si trovano maggiormente penalizzate, senza tener conto di alcun rapporto dipendenti/abitanti o costo del personale/abitante, dell’assetto organizzativo dei singoli Enti e dell’eventuale esercizio di funzioni fondamentali tramite società partecipate (è il caso ad esempio della Provincia di Vicenza che svolge le funzioni relativa alla viabilità tramite una controllata e quindi non computa in dotazione organica il relativo personale)", è stato detto dai rappresentanti dell'Upi veneto. "L’effetto combinato dei tagli previsti dal D. L. 24 aprile 2014 n. 66, convertito in Legge 23 giugno 2014 n. 89, che ha imposto alle Province un taglio pari a 340 milioni di euro nel 2014 e a 510 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017, e dalla Legge di stabilità 2015, un miliardo per il 2015, 2 miliardi per il 2016 e 3 miliardi per il 2017, non consente l’esercizio neanche delle funzioni fondamentali riconosciute alle Province e Città metropolitane dalla Legge 56/2014, con conseguente disavanzo di parte corrente, interruzione dei servizi e premessa per il dissesto finanziario", hanno avvertito. Si attendono adesso le decisioni del Governo sui Centri per l’Impiego, nei decreti attuativi della legge delega sul lavoro annunciati dal presidente del Consiglio per il prossimo 24 dicembre.