L'intervento

Giorgio Napolitano: "Italia e Germania, superare le diffidenze. Senza di voi non c'è l'Europa"

Andrea Tempestini

Nel lungo intervento al teatro Regio di Torino al vertice Italo-tedesco, tra un momento di commozione e l'altro, Giorgio Napolitano dopo aver puntato alla vigilia il dito contro l'antipolitica striglia chi vede con sospetto l'Europa. Il Capo dello Stato spiega: "Occorre contrastare l'affievolimento dei contatti tra le diverse articolazioni dei nostri due sistemi, perché uno dei principali punti di forza dell'Europa di oggi è il rapporto tra Italia e Germania". E proprio parlando del rapporto tra Roma e Berlino, Napolitano si è commosso, in particolare affermando che si tratta "di uno dei principali punti di forza dell'Europa di oggi nel suo complesso". La coincidenza - Curioso il fatto che l'elogio all'asse italo-tedesco arrivi proprio nei minuti in cui Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea di diretta "emanazione" tedesca, bollava l'Italia come popolo di frignoni, affermando: "Ho sentito fin troppe lamentele da parte vostra". Da par suo, Napolitano ha proseguito l'intervento sottolineando come "bisogna reagire senza indugio a un pericolo di immeschinimento del clima nei rapporti tra Italia e Germania, perché le difficoltà e i dissensi esistono, ma occorre superarli senza cadere sul terreno dei luoghi comuni, dei clichè negativi che rimbalziamo da una parte all'altra. Senza dialogo, pieno rispetto e amicizia tra i nostri due Paesei - ha aggiunto solenne - non c'è Europa e non può esserci futuro per una Europa unita nel mondo di oggi e di domani".