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Veneto: Caner (Lega), flop primarie Pd merito di Zaia

Venezia, 1 dic. 1(AdnKronos) - “All’apparato del Pd importerà pure poco, visto che Renzi definisce l’astensionismo ‘un fatto secondario’. Ma i 39.600 alle urne ieri per la scelta del candidato governatore dell’intero centrosinistra, sono una ecatombe. E raccontano l’amara (per il Pd) verità su Ladylike Moretti, che non porta alle urne nemmeno un quarto dei votanti per le Primarie 2012 (in cui lei era portavoce di Bersani) e neanche metà di quelle 2013 per i parlamentari. Questo flop non è frutto dell’effetto Moretti, indiscussa diva dei talk show, mediaticamente esposta come nessun’altra". Il capogruppo leghista in Consiglio regionale Federico Caner commenta così i risultati delle Primarie del centrosinistra di ieri. "Da una parte si è visto l’effetto Zaia: dove c’è buona amministrazione, riconosciuta dai dati nazionali, una alternativa (pur esteticamente gradevole) non attrae nessuno. E poi, è indubbio che a differenza di Emiliano in Puglia, la Moretti non sia una leader, e lo certificano i numeri”, spiega. Il capogruppo leghista Federico Caner partendo dai dati sottolinea quindi: “Al di là del trionfalismo di De Menech, scopriamo che Moretti è stata scelta come sfidante di Zaia da 25.920 persone: dividendole per i 579 Comuni del Veneto, fa nemmeno 45 voti… una cosa ridicola. In tutta la provincia di Padova ieri ha raccolto circa gli stessi consensi del solo capoluogo a febbraio 2014. Moretti è andata di poco oltre i semplici tesserati del Pd, circa 20.400”. “Cosa c’è quindi che non va? Perché alle primarie in Puglia gli elettori aumentano rispetto al 2013, mentre in Veneto la montagna partorisce un topolino, nonostante l’attenzione dei media nazionali sull’appuntamento? Presto spiegato: è l’effetto Zaia. Quando hai un amministratore trasparente, concreto, che garantisce servizi senza aumentare le tasse, che tiene i conti in ordine, che pensa ai veneti prima che alle comparsate tv, l’elettore non cerca risposte altrove né vuole cambiare”, conclude.