Il piano

Quirinale, quella voce da Bruxelles: "L'Ue e la Merkel vogliono Draghi dopo Napolitano"

Ignazio Stagno

La decisione su quando e come lasciare spetta a Giorgio Napolitano. Ma le indiscrezioni su un probabile addio a fine anno alimentano già la corsa evrso il Colle. Di nomi per il dopo Re Giorgio ne girano tanti. Walter Veltroni, Roberta Pinotti, ma anche Romano Prodi e Massimo D'Alema. Finora tutti nomi di sinistra che potrebbero incontrare il veto in Parlamento da parte delle istituzioni. Ma a quanto pare un altro nome, come racconta Affaritaliani, gira in questi giorni tra i parlamentari che potrebbero essere chiamati alla scelta del nuovo Capo dello Stato: Mario Draghi. Il nome del presidente della Bce sarebbe sponsorizzato dal numero uno della Commissione Europea Jean Claude Juncker e dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel. La mossa dell'Europa - Qualche tempo fa su una possibile nomina al Colle, Draghi aveva risposto così: "No, grazie. Sto bene dove sono". Ma secondo alcuni rumors raccolti da Affaritaliani l'ipotesi di Draghi al Colle sarebbe un piano concepito nei quartieri alti dell'Ue per porre sul Colle una personalità in grado di "controllare" Renzi. Le ultime uscite del premier contro gli euroburocrati hanno creato qualche malumore a Bruxelles. La Merkel in questo modo potrebbe accontentare la Bundesbank che da tempo non approva le politiche economiche della Bce. In questo scenario le candidature di Veltroni e di Anna Finocchiaro sono state offerte ai media perché col tempo si brucino o vengano poi affossate durante il voto come è accaduto per Romano Prodi nel 2013 pugnalato da 101 franchi tiratori. A quel punto Draghi, sempre secondo le indiscrezioni potrebbe cedere alla "chiamata" da Roma e accettare la candidatura.