Il Cav punge il leghista
Silvio Berlusconi boccia Matteo Salvini: "Non è un liberale. La sua è solo propaganda"
Combattivo, seppur confinato nella villa di Arcore. Punto per punto, risponde a tutto e tutti. Silvio Berlusconi parla in un'intervista a Il Giorno, e fa il punto sulla situazione politica. "Viviamo un momento difficile, io sono sempre stato ispirato da un sano patriottismo". Dunque, il Patto del Nazareno deve (o dovrebbe) reggere: "Per vent'anni - riprende il Cavaliere - ci siamo lamentati del fatto che la politica fosse fatta prevalentemente di insulti e che mirasse alla distruzione dell'avversario", ricorda. "Non credo - sottolinea - che una campagna elettorale sia quello di cui il Paese oggi ha bisogno, viste le difficoltà in cui ci troviamo". "Bisogna essere liberali..." - Eppure, l'ipotesi del voto anticipato non può essere scartata. E Berlusconi mostra di non volersi far trovare impreparato: "Se io sarò candidato premier? Tolga pure quel se. Sono certo che la Corte europea dei diritti dell'uomo cancellerà una condanna paradossale ed ingiusta". Dunque le bordate contro gli altri aspiranti leader. Si parte da Matteo Salvini, che in un'intervista a Libero ha annunciato un nuovo soggetto politico e il tentativo di scalata al centrodestra. Il Cav, però, boccia il leader leghista: "Per fare una rivoluzione liberale bisognerebbe in primo luogo essere liberali. Noi per questo Paese abbiamo fatto tantissimo. Salvini, al netto della propaganda, deve ancora dimostrare di saper fare qualcosa". Angelini e Raffaeli - Quindi nel tritacarne del leader azzurro ci finisce Angelino Alfano: "Mi domando quale futuro si prefigurino i componenti di Nuovo centrodestra. Se decideranno di far parte della sinistra saranno abbandonati dai loro elettori. Se resteranno al centro, soli e ininfluenti, nessuno troverà opportuno votarli. Mi sembra che debbano darsi una mossa". Silvio, poi, rivendica le recenti scelte su coppie di fatto e ius soli: "Da liberali - sottolinea - saremmo incoerenti se negassimo il diritto di ognuno di fare scelte diverse, e se creassimo discriminazioni fra i cittadini in base ai loro orientamenti sessuali o agli stili di vita". E quando gli si ricorda che Raffaele Fitto, il suo primo rivale nel partito, andrebbe in giro dicendo che è Francesca Pascale a dettare la linea al partito, Silvio risponde così: "Non credo che Raffaele si presti a dire certe stupidaggini. Nessuno tra i miei potrebbe mai immaginare una cosa del genere".