Il crollo dei tesserati

Pd, Pier Luigi Bersani: "Un partito senza iscritti non può esistere"

Ignazio Stagno

Gli iscritti mollano il Pd. Secondo i dati riportati da Repubblica è scattata la grande fuga dei tesserati dal Pd. La stima parla di circa 100mila iscritti. L'ultima rilevazione (2013), indicava 539.354 tessere. In alcune regioni (Sicilia, Basilicata, Molise, Sardegna e Puglia) il tesseramento non è partito. Insomma a quanto pare nonostante i consensi e i voti raccolti alle ultime europee, il nuovo Pd renziano ha di fatto perso la base del partito. Al Nazareno è scattato il panico. Il Pd, come anche i Ds prima e il Pci negli anni 70-80 è un partito fortemente basato sul tesseramento. La minoranza dem adesso punta il dito contro Renzi accusandolo di aver snaturato il dna del partito. Bordata di Bersani - Il più critico è Pier Luigi Bersani: "Un partito fatto solo di elettori e non più di iscritti, non è più un partito. Lo Statuto dice che il Pd è un partito di iscritti e di elettori. Ovviamente -dice Bersani all’Adnkronos- se diventasse solo un partito di elettori diventerebbe un’altra cosa... Uno spazio politico e non un soggetto politico. Ma non siamo a questo e -assicura- non finiremo lì". Insomma ormai è guerra aperta tra le mura del Nazareno. A Bersani risponde sul numero dei tesserati Pd il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, che su twitter replica: "Sarebbe bello che non venissero diffusi dati a caso..." e in una nota aggiunge che le notizie sono "infondate".