Trattativa Stato-mafia
Napolitano, piano dei renziani per salvarlo dai giudici
Vai avanti tu...che io non posso. Ieri pomeriggio le agenzie hanno battuto un take piuttosto criptico: "Ross, valutiamo ricorso contro testimonianza Napolitano su trattativa Stato-mafia". Il Rossi in questione di nome fa Enrico e di professione fa il presidente della Regione Toscana. Il suo intento è quello di presentare un ricorso alla Corte costituzionale per evitare al Capo dello Stato la testimonianza richiesta dai giudici di Palermo: "Valuteremo la cosa attentamente e, se esiste la possibilità da parte delle Regioni di dire la propria, io dirò la mia". Il punto è che i governatori delle Regioni essendo grandi elettori del presidente della Repubblica secondo alcuni costituzionalisti potrebbero a buon diritto dichiararsi parti interessate. Ma che c'entra, vien da chiedersi, il governatore della Toscana in una vicenda che passa apparentemente tanto sopra la sua testa. C'entra se si valuta la parabola di Rossi, che da avversario quela era di Renzi si sta ora riposizionando vicino al premier, anche e soprattutto in vista delle prossime elezioni regionali in vista delle quali Rossi punta a ricandidarsi. E qual miglior biglietto da visita, per lui, di un bel ricorso (o dell'intenzione di presentarlo) per dare aiuto (che Renzi di persona non può offrire) a Giorgio Napolitano, che del premier Renzi è rimasto ormai uno dei pochi sostenitori?