La mossa

Cisl, Raffaele Bonanni: "Pronti a rivedere l'articolo 18"

Ignazio Stagno

Un assist per Renzi. Nel momento in cui lo scontro tra governo e sindacati si accende sul terreno della riforma del Lavoro, dopo il botta e risposta tra Camusso e il premier si spacca il fronte sindacale. A dare il via alla spaccatura è Raffaele Bonanni segretario della Cisl che di fatto scarica la Camusso proprio sulla battaglia sull'articolo 18. "La Camusso dovrebbe astenersi a dire quello che dice, a fare quei commenti sulla Thatcher e via discorrendo. Il premier è Renzi, e volenti o nolenti, ci stia simpatico o meno, è con lui che dobbiamo confrontarci". Poi arriva l'affondo: "Il casino di questi giorni tra il Pd e la Cgil è solamente una faccenda di partito, che attiene a quelli là. L'articolo 18 è ormai diventato un'ossessione".  La mossa - Bonanni non ne parla apertamente, ma dal suo entourage si lascia trapelare che l'ipotesi di una manifestazione unitaria dei sindacati confederali si avvia ormai verso il tramonto. Nessuna azione di rottura, quanto piuttosto tante piccole manifestazioni locali per interloquire e dare risposte alla propria base.  Articolo 18 - Come se non bastasse, dalla Cisl arrivano aperture sostanziali verso il progetto riformista dell'esecutivo: "Nel 2001 dissi già che era una baggianata fare dell'articolo 18 una cartina tornasole dei diritti dei lavoratori - ha spiegato intervenendo al convegno 'Insieme verso il futuro', dei Dem-Pop di Beppe Fioroni - il problema è semmai tutelare i paria che non hanno diritti".