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Gb: Ambrosoli, no al referendum per Lombardia a statuto speciale
Milano, 19 set. (Adnkronos) - Rivedere la decisione di spendere 30 milioni di euro per un referendum che renda la Lombardia una regione a statuto speciale. Questa è la posizione di Umberto Ambrosoli, consigliere regionale di Patto civico, il giorno dopo il referendum secessionista scozzese. "Tutti vogliamo maggiore autonomia - dice Ambrosoli - non c'e' bisogno però di spreco di denari, ma di un modo di governo responsabile che allarghi la condivisione della sovranità e deleghi competenze alle altre autonomie territoriali, facendo prevalere lo spirito dell'unità". Visti i risultati de referendum in Scozia, secondo il consigliere, "la secessione non paga". Per Ambrosoli, "Salvini se ne torna a casa con le cornamuse spezzate. Maroni tace. Tutto lo strepito vociante della vigilia è stato assorbito dalla maturità e responsabilità del 55,3% degli scozzesi, una maggioranza silenziosa e fuori dal circo mediatico, ma che non ha voluto perdere l'appuntamento con la Storia". Non ha vinto "la secessione e la disgregazione - continua il consigliere - ma lo spirito dell'unità e della concordia". Ambrosoli evidenzia che "pur nel contesto di problemi enormi, che qualsiasi cittadino europeo oggi ha di fronte, la maggioranza degli Scozzesi ha scelto con responsabilità e con voglia di costruire insieme". Il consigliere ora attende "che l'effetto domino tanto invocato dal nostro governatore Maroni arrivi almeno nell'Aula del Consiglio regionale". Ambrosoli si appella al presidente del consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, e alle forze di maggioranza alleate della Lega "affinchè rivedano la decisione di spendere 30 milioni di euro per un referendum che rappresenta l'idea minoritaria di un partito, la Lega, che agita a fini di propaganda elettorale temi di un separatismo ormai superato e folcloristico, forieri solo di instabilità". Il consigliere si chiede quindi se "è possibile che non si voglia trovare un'altra via senza il dispendio di risorse per un referendum? In un'epoca di spending review, in cui ogni euro viene soppesato, è possibile buttare via 30 milioni?". Per Ambrosoli, bisogna unire le forze perché è soltanto così "che possiamo affrontare i problemi economici e finanziari che abbiamo di fronte, non predicando contro 'l'Europa delle banche', la Nato e l'Euro". La necessità ora, per il consigliere di Patto civico, è che "guardiamo alle sfide reali per riportare, al di là di ogni folclore secessionistico, la Lombardia a posizioni di leadership in Europa e per aiutare le imprese lombarde a non perdere la competizione sui mercati"