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Sicilia: Cgil, su Formazione Governo incapace ora tavolo nazionale di crisi

Palermo, 8 set. - (Adnkronos) - Quattromila posti di lavoro a rischio nei prossimi mesi tra ex sportellisti e dipendenti di enti di formazione professionale (oltre ai licenziamenti già avvenuti), il piano formativo che non decolla, lavoratori da mesi senza stipendio, una riforma rimasta solo un "vuoto annuncio". Una situazione "drammatica", quella della formazione professionale a fronte della quale, dopo un 2014 contrassegnato dalle ripetute proteste dei lavoratori, la Cgil e la Flc Sicilia parlano di "incapacità del governo regionale non più tollerabile, peraltro mentre il Paese e l'Europa danno centralità ai servizi per l'impiego e a una formazione professionale ancorata ai bisogni delle imprese e del territorio e al sistema universitario". Per superare la grave impasse del settore Cgil e Flc chiedono l'apertura di un tavolo nazionale di crisi, che affronti anche il tema degli ammortizzatori sociali in deroga, la garanzia del reddito per tutti i lavoratori, una legge regionale che disegni un nuovo sistema di formazione professionale, "efficiente", in grado di costituire un "propellente in una regione con oltre il 53% di disoccupazione giovanile e 371 mila Neet". E assieme la ristrutturazione dei servizi per l'impiego. "Quello che più ci preoccupa - ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, durante una conferenza stampa - è l'assenza di prospettive. Da un lato c'è una regione che non riesce a fare programmazione, d'altro una dirigenza regionale neanche all'altezza di costruire bandi, se si calcola che dopo l'Avviso 20 non c'è niente in discussione". (segue)