Movimenti al centro

Ncd, "diktat" di Gaetano Quagliarello a Forza Italia: "O intesa sull'alleanza o alle regionali andiamo con Renzi"

Giulio Bucchi

Un accordo con le regionale o Ncd si alleerà al Pd. E' l'ultimatum lanciato da Bruxelles da Gaetano Quagliariello a Silvio Berlusconi e Forza Italia. "Tra ottobre e marzo - ha spiegato il senatore del Nuovo Centrodestra ad Avvenire - si vota in nove regioni. Senza intesa, potremmo correre con Renzi". Una ipotesi complicata, ma non inverosimile. Gli alfaniani hanno rotto con l'allora Pdl proprio per sostenere un governo di larghe intese (ieri Enrico Letta, oggi Matteo Renzi) e più volte hanno marcato le distanze con l'ala più dura di Forza Italia. Sebbene le alleanze amministrative abbiano retto alla scissione, in Parlamento l'unico punto in cui azzurri e centristi hanno abbozzato qualche forma d'intesa è sulla riforma della giustizia, anche se alla fine ha prevalso in quasi tutti i casi la linea di Renzi e Pd. Che l'universo moderato stia cercando una propria collocazione per non finire stritolato tra Renzi, Grillo, Berlusconi e Salvini è cosa nota. Tanto è vero che alle parole di Quagliariello ha fatto sponda Lorenzo Cesa dell'Udc, definendo "possibile" l'ipotesi di alleanza con i democratici. Dalla sponda di Forza Italia, però, non si smette di trattare. E' stato lo stesso Cavaliere, a più riprese, a ricordare che si può tornare a vincere solo se uniti. E per questo Giovanni Toti, Paolo Romani, Mariastella Gelmini e Deborah Bergamini sono da tempo all'opera per trovare un accordo con gli alfaniani "morbidi" come Maurizio Lupi, Luigi Casero, Barbara Saltamartini e Nunzia De Girolamo.