La mossa
Forza Italia, Silvio Berlusconi e l'ipotesi rimpasto di governo
"Uno dei problemi di Renzi è che politicamente non può reggere una maggioranza con un partitino come Ncd che, insieme all'Udc, non arriva al 5 per cento. Gli ci vorrebbe un rimpasto". Sarebbe questo il pensiero di Silvio Berlusconi dopo il no all'incontro con Matteo Renzi. La posizione del Cav è chiara: il governo non ha i numeri (soprattutto al Senato) per fare quelle riforme di cui ha bisogno il Paese. E così secondo chi sta vicino all'ex premier comincia a pensare che da qualche parte ad Arcore si pensi ad un'entrata di Forza Italia nel governo. Di fatto Matteo Renzi non pare vogli rispettare del tutto il patto del Nazareno. La strategia - Le picche di Alfano all'appello del Cav per la reunion del centrodestra fanno pensare ad un nuovo asse Angelino-Matteo per tagliare fuori il Cav dal tavolo delle trattative. Secondo alcune indiscrezioni raccontate dal Corriere al cuni esponensti di Ncd ieri avrebbero avvicinato Renzi dicendogli queste parole che suonano come un avvertimento sinistro: "Molte cose al Senato non tornano. C'è un'atmosfera strana. State attenti che Berlusconi non faccia saltare tutto...". E Silvio l'allarme lo aveva lanciato da tempo: "Il Senato è un'istituzione di duemila anni che non si lascerà cancellare in pochi giorni". E' in questo quadro di passi avanti e di retromarce improvvise da parte di Renzi e dello stesso Silvio che spunta l'ipotesi di un ingresso del Cav nel governo. Il rimpasto - L'ipotesi di un rimpasto ha due chiavi di lettura: la prima riguarda gli equilibri di Ncd. Secondo il Cav riequilibrare la compagine di governo potrebbe rafforzare il governo e soprattutto dare il via ad una fase due del Nazareno ponendo Forza Italia come unico interlocutore di Renzi. L'altra ipotesi, più improbabile, ma comunque da registrare è che Silvio pensi ad un rimpasto di governo con esponenti di Forza Italia o quanto meno vicini all'area azzurri. Il tutto per blindare le riforme e portare avanti il piano del Nazareno. Una cosa è certa: qualunque rimpasto di governo metterebbe in crisi la stabilità dell'esecutivo. E gli scenari di un voto anticipato non sono da escludere...