L'avvertimento

La Bundesbank contro Renzi: non bastano gli annunci

Lucia Esposito

Non è piaciuto ai falchi dell'Europa il discorso del presidente del consiglio italiano Matteo Renzi. Dopo la dura presa di posizione del capogruppo Ppe Manfredi Weber (Cdu), l'affondo stavolta arriva direttamente dal presidente della Bundesbank Weidmann:  "Renzi ora ci dice cosa fare" ma "fare più debiti non è il presupposto della crescita". Sulla stessa linea il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble: "Rifiuto il tema della flessibilità. Abbiamo bisogno di crescita questo sì, e di investimenti". Insomma, l'Italia finisce ancora una volta sul banco degli imputati. "Ho parlato con il mio collega Padoan martedì e la questione che abbiamo affrontato era come si può migliorare l'implementazione di alcuni Paesi". Riferendosi a Renzi ha detto che il premier italiano ha affermato che "la fotografia dell'Europa è il volto della noia e ci dice cosa dobbiamo fare". Il grande timore è che i Paesi che spingono per promuovere la crescita facciano nuovi debiti. "Non è questo il presupposto della crescita", ha affermato sottolineando con forza il rischio che "i tassi bassi non vengano usati per fare le riforme ma per finanziare altre spese. Napolitano - Si tratta di verificare che le riforme che le riforme vengano effettivamente fatte e non annunciate". Sono delle prese di posizioni pesanti che vanno contro le anche ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale la Commissione Ue e ha rivendicato i successi italiani sui conti pubblici: "Bisogna dire che abbiamo fatto molto negli ultimi anni: l'aggiustamento della finanza pubblica che c'è stato in Italia negli ultimi anni può sfidare qualsiasi termine di paragone- "Dobbiamo riuscire a combinare la coerenza dei nostri impegni per il risanamento della finanza pubblica con l'obiettivo diventato ormai imperioso del rilancio della crescita e dell'occupazione". La reazione - "Se la Bundesbank pensa di farci paura forse ha sbagliato Paese. Sicuramente ha sbagliato governo". Così fonti di palazzo Chigi, dopo che Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, ha ironizzato oggi a un convegno della Cdu sulle parole di ieri del premier Matteo Renzi.