La mediazione
Decreto lavoro, gli sms di Angelino Alfano: "Non fate cadere il governo"
Una delle prime grosse grane per il Matteo Renzi premier è piovuta ieri, martedì 22 aprile, con lo scontro sul decreto lavoro che ha spaccato la maggioranza. Ncd ha minacciato di non votare il testo, poi Renzi ha annunciato che chiederà la fiducia, e gli alfaniani, dunque, pur con molte perplessità hanno annunciato che voteranno il provvedimento ma che in Senato sarà "lotta dura". I messaggini - Emergenza rientrata, dunque? Per ora, sì. E a farla rientrare, secondo quanto rivela Francesco Verderami sul Corriere della Sera, avrebbe contribuito Angelino Alfano con una serie di sms. In mattinata già s'immaginava una giornata di fuoco, e così, prima di salire su un volo, il ministro dell'Interno e segretario di Ncd ha scritto ai suoi capigruppo di Camera e Senato: "Sarò in aereo per un paio d'ore, evitate nel frattempo di fare cadere il governo". Insomma, il rischio di una crisi c'era tutto. A rassicurare Angelino ci ha pensato Nunzia De Girolamo, che ha risposto scimmiottando l'uomo da Pontassieve: "#angelinostaisereno". Lo scontro - Sul decreto lavoro, però, nonostante gli sms, la tensione resta alta. Ncd, ora, si troverà a votare la fiducia su un testo indigesto, dopo averlo "sfruttato" per fare un po' di campagna elettorale. Le tensioni, però, non riguardano solo l'asse Pd-Ncd. Infatti lo scontro è anche tra l'ex ministro Damiano e l'attuale titolare del Welfare, Poletti, entrambi di centrosinistra. Lo stesso poletti, dopo il crac di ieri, si è sfogato con Maurizio Sacconi, l'ex titolare del Lavoro del Pdl. Tra Poletti e Sacconi c'è un filo diretto, e secondo quanto scrive verderami dopo la quasi-crisi di martedì i due si sarebbero sentiti. "Avete ragione, abbiamo ragione - avrebbe detto Poletti -. Vorrà dire che cambieremo il testo...".