L'indiscrezione

Forza Italia, la fronda: "In 20 pronti ad andare con Giorgia Meloni"

Andrea Tempestini

Gli equilibri parlamentari sembrano fragili. Non solo per le minacce di Ncd a Matteo Renzi ("o lo cambi, o il decreto lavoro non lo votiamo"). Non solo perché i rumors danno conto di diversi alfaniani pronti a tornare da Silvio Berlusconi (con la complicità delle nomine di Ncd alle Europee che nel partito non sono piaciute a molti). Non solo perché altrettanti rumors danno conto di azzurri, per contrappasso, pronti a rimpolpare la compagine alfaniana. Ora c'è un'ultima, dirompente, voce. Riguarda una corposa fronda di Forza Italia pronta a lasciare il partito. Destinazione, Giorgia Meloni e i Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale. Almeno questo è quello che sostiene Affaritaliani.it, in cui viene citato uno dei "massimi dirigenti" del partito, che rivela: "Gli ultimi sondaggi non vanno oltre il 18%, ma l'obiettivo di Berlusconi è il 23-24%, perché quando scende in campo lui guadagna sempre almeno il 5 per cento. E sono quattordici mesi che non va in tv". E se però l'obiettivo non venisse raggiunto? I nomi - Ecco, se il flop alle urne si concretizzasse, la situazione potrebbe scivolare di mano. I maldipancia nel partito non sono certo un mistero, come non è un mistero che molti "big" del partito non vedano di buon occhio l'uomo nuovo del Cav, Giovanni Toti. Dunque, spiegano ad Affaritaliani.it fonti ben informate di Forza Italia, se il partito non fa almeno il 20-21% il 25 maggio "una ventina di parlamentari potrebbero andarsene". Si tratterebbe di 15 deputati e 5 senatori. Ci sono anche i nomi dei dissidenti: si tratterebbe di Bianconi, Laffranco, Calabria, Giammanco, Di Stefano, Giorgetti e Gallo. La Calabria, contattata da Libero, smentisce però ogni suo possibile addio agli azzurri. La novità, però, sta tutta nella possibile meta dei transfughi: non Ncd, ma FdI-An, la destra più a destra. Una scelta, quella di abbracciare Giorgia Meloni, dettata dalle difficoltà che sta vivendo Ncd e dai dubbi nello scegliere un partito che sostiene il governo di Renzi. Tra gli alfaniani si parla di una scissione (si pensi alla lettera dei possibili dissidenti): le acque, insomma, sono molto agitate. Le ragioni - Fratelli d'Italia, al contrario, sfruttando il vento dell'antieuropeismo, di un'opposizione chiara al governo e la leadership della Meloni, attraversa un buon momento, almeno stando a quanto affermano i sondaggi: il partito sarebbe oltre lo sbarramento del 4% in vista delle Europee. Inoltre l'"acquisto" di Gianni Alemanno potrebbe radicare ulteriormente il partito, con l'innesto di altre figure della vecchia Alleanza Nazionale. Ed è dunque in questo contesto che tra gli azzurri, almeno a qualcuno di loro, sarebbe venuta voglia di cambiare aria e provare a sppsare la battaglia di Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa.