Campania
Pompei: Grillo, specchio Paese, serve manodopera fissa e pensano ad appalti
Roma, 3 apr. (Adnkronos) - "E' emozionante, una città enorme, non ce la fai nemmeno a girarla in due giorni, 60 km. Abbiamo parlato un po' con i custodi. Il problema è il problema dell'Italia, non di Pompei, qui è un pozzo di petrolio, è una roba incredibile...". Ma "se non hai una manutenzione ordinaria poi si scrosta un muro e devi fare l'appalto, devi aspettare ti mandino gli operai e la ditta appaltatrice. Qui ci vuole il muratore, i mosaicisti, quello che protegge i mosaici con una cera particolare, tutti i giorni. Questa è una cosa inestimabile, ci voglione persone fisse". Lo dice Beppe Grillo in un video postato sul suo blog. Il leader M5S, stasera a Napoli per una tappa del suo tour, si fa ritrarre abbracciato a una colonna nel sito archeologico. "Poi mandano a dirigere i lavori Forza Italia - dice - hanno preso 800mila euro l'anno a fare danni. C'è un teatro, il teatro Grande, ristrutturato, hanno messo le luci Led, i cancelli di ferro e i romani non usavano il ferro ma le grate di legno. Le lucine led", ribadisce polemico. "Ci vuole anche un senso di rispetto, sennò seppelliamo tutto per mille anni e fra mille anni ci sarà una tecnologia strordinaria e si autoriparerà il mosaico, da solo, e si potrà sopravvivere, ma così non si può. Qui ci vogliono i muratori, elettricisti, le scuole di restauro, gli studenti che stiano qui fissi. Altro che appalti dell'appalto dell'appalto del subappalto: è la storia di Italia". Ci sono "macerie che andrebbero mantenute, e poi vedi le macerie delle persone dentro, le persone che ci lavorano e sono macerate dentro. Non hanno scampo, sono sempre meno, sempre frustrate. Poi arrivano i generali con i loro 20 esperti di nuovo a stipendio, con i soldi degli appalti da 100 mln a botta. E' questa la rovina di questo ca... di Paese".