Politica

Piemonte: dibattito in Regione sulle riforme costituzionali (2)

(Adnkronos) - "Non considero la Conferenza dei presidenti delle Regioni sufficientemente autorevole oggi per elaborare documenti", ha affermato Angelo Burzi, presidente di Progett'Azione. "Sono d'accordo sul superamento del bicameralismo perfetto ma non si può legare tutto ai risparmi", ha proseguito Marco Botta (FdI). "Il vero obiettivo è rafforzare in maniera decisa il centralismo. La riforma del Titolo V ha lo scopo di indebolire le Regioni nella loro materia più importante: la gestione della sanità". Un altro schieramento bipartisan ha invece difeso le ragioni a sostegno dei principi generali del documento sulle riforme costituzionali, sottolineando la necessità di mettere fine al bicameralismo perfetto, migliorando l'efficienza e la celerità del procedimento legislativo. "Questo provvedimento non è certo un limite alla democrazia" ha commentato il capogruppo della Lega Nord, Mario Carossa. "Questa proposta non vuole abolire il Senato, ma riformare il bicameralismo in modo democratico, affinché si possano avere degli organi che decidono realmente", ha continuato Aldo Reschigna, presidente Pd. "Ci sono alcuni aspetti del ddl non convincenti ma bisogna discuterne e non negare la necessità di riformare a fondo, ridefinendo le competenze esclusive statali e regionali, ponendo un argine all'eccessivo numero di materie concorrenti". "Oggi il mondo è cambiato e il bicameralismo è inattuale. Abbiamo bisogno di snellire la democrazia", ha concluso Giovanni Negro (Udc).