L'intervista
Casini : "Renzi è un po' pazzo, ma serve"
Pier Ferdinando Casini, in un'intervista sul Corriere della Sera, dice la sua su Renzi. "E' un po' pazzo, ma la follia sere", dice del premier che, spiega, "ha più energia di noi". Per il leader dell'Udc la sua presenza in politica è un'occasione per il Paese. Sottoscrive la sua riforma del Senato attaccando quelli che invece si sono mess di traverso. "Non sono un nostalgico del Cnel e a cosa può essere ultile oltre che a sistemare i sindacalisti a fine carriera". Casini sostiene che Piero Grasso "non si è certo macchiato di lesa maestà. Ma è ovvio che chi esprime opinioni di parte si pone sul terreno della politica, e deve accettare risposte proporzionate. Noi non possiamo schierare Renzi per poi evirarlo il giorno dopo". Per quanto rigarda l'accuisa che viene sollevata a Renzi, quella di aver rottamto anche Letta, per Casini "non c'è stato nessun complotto. Semplicimente il segretario del Pd dopo l'investitura delle primarie non poteva pagare il conto di un governo in cui non metteva la faccia. Non so come una parte del Pd non lo abbia capito". Riforma necessaria - Insomma, Casini tesse le lodi di Renzi anche se alla fine dell'intervista gli lancia un messaggio chiarissimo: la necessità di riformare la giustizia (che suona anche come un assist a Berlusconi). "Deve rispettare l'impegno fondamentale che ha preso nel discorso di insediametno. Non possiamo andare avanti così: giudici che pretendono di fare la politica industriale, pm che si costruiscono carriere nei partit, cause civili e penali che durano 15 anni. Qui va dal magistrato solo chi ha torno. Chi ha ragione ha paura di affidarsi alla giustizia. Si scasndalizzeranno le vestali del giustizialismo: ma la riforma va affrontata".