Il retroscena
Forza Italia, i sondaggi sulle elezioni a ottobre
La disponibilità c'è ma non è più incondizionata. Silvio Berlusconi vuole fare le riforme ma il via libero preventivo senza troppi paletti ora non c'è più. Silvio Berlusconi e gli azzurri hanno una posizione più dura sulle riforme, sia quella del Senato che della legge elettorale. Già nei giorni scorsi Paolo Romani e Renato Brunetta avevano avvertito che senza serviva un nuovo patto perché il rischio sarebbe stato un "Vietnam parlamentare". Renzi si sentiva forte dell'ok del Cav ma adesso lo scenario è cambiato. Troppe le variabili in gioco. Prima tra tutte l'udienza del Tribunale di Sorveglianza di Milano che deve decidere se concedere al Cav l'affidamento ai servizi sociali o optare per i domiciliari che lo renderebbero indisponibile. Dall'altro lato ci sono i sondaggi che incoraggiano Berlusconi e gli azzurri. Per questo quando Renzi sembra in difficoltà con i suoi, quando le tensioni all'interno dei dem si acutizzano, Berlusconi gli tende la mano ma quando sembra che il partito democratico si ricompatti attorno al premier, allora si alza la posta. Ma senza mai alzare i toni, senza mai dare l'impressione di essere quelli che vogliono far saltare il banco. I numeri incoraggiano gli azzurri, anche in caso di elezioni ad ottobre. dai sondaggi che circolano ad Arcore viene fuori che se si votasse con l'Italicum Forza Italia perderebbe ma porterebbe a casa oltre 200 parlamentari. Con il Consultellum, come spega il Corriere della Sera, gli eletti si ridurrebbero ma si potrebbe arrivare a un governo di larghe intese.