Il leader di Sel
Vendola: Renzi mi ha rottamatomi fa sentire inattuale
Nichi Vendola si sente rottamato da Renzi. In un'intervista a La Stampa, il leader di Sel scopre le carte, parla del premier, di quello che gli piace e di quello che invece gli contesta. "la notizia degli 85 euro è un dato positivo, si comincia finalmente a capire che non si può uscire dal pantano della crisi se non si ridà ossigeno a quei soggetti sociali che l'austerity ha messo in una condizione di apnea. Va bene l'aumento della tasazione sulle rendite finanziare". Anche la revisione del programma sugli F35 rappresenta un'altra crepa che si apre "nel muro di gomma della falsa realpolitik". Vendola boccia la riforma del mercato del lavoro. Così si introduce una generalizzazione del precariato, la definirei un colpo alla nuca della civiltà del lavoro". Il governo - Secondo Vendola Renzi non è la versione aggiornata di Letta o Monti, "ma propone una rivoluzione radicale nelle forme e nello stile che poi sono il contenuto della politica". Il leader di Sel dice che a Renzi non possono applicarsi le categorie di "destra e sinistra" ma quelle di "lento e veloce, vecchio e nuovo". E quando il giornalista gli chiede se ha qualche affinità con Berlusconi, Vendola risponde: "Il berlusconismo è penetrato fino in fondo nella società, direi che Renzi ne eredita l'diea di una specie di super reo che ha una relazione epidermica con il popolo". Vendola ribadisce che non pensa a un'alleanza con il Pd: "Noi insieme con il Pd abbiamo vinto e governiamo molti comuni e regioni. Oggi però il Pd è al governo con Alfano, una miscela di trasformismo e ancacronistico clericalismo. Questo è il peccato originale del Pd dal quale deve emendarsi. Noi dall'opposizione lo sfidiamo a costruire insieme a noi un nuovo centrosinistra".