Battute e veleni
Brunetta risponde a Monti: "E' un premier di bassa statura"
di Fausto Carioti Dopo aver prodotto 268 dossier in un anno, tutti o quasi dedicati a Mario Monti (titolo tipo: Il grande imbroglio dello spread), Renato Brunetta può godersi il riposo del guerriero. A fargli campagna elettorale sta provvedendo il presidente del Consiglio in persona. E' un chiodo fisso. L'economista veneziano è stato chiamato in causa per giustificare il mancato accordo con Silvio Berlusconi ("è prevalsa la linea di Brunetta", lamentava il premier). E' stato citato da Monti nella conferenza stampa del 23 dicembre ("i bollettini della Bce, del Fmi, della Ue, delle banche d'investimento non coincidono con le considerazioni dell'onorevole Brunetta"). Ieri, l'apoteosi: Brunetta additato dal premier come emblema delle posizioni "estreme e settarie" del centrodestra. Con annessa battuta stile Crozza su Brunetta "professore di una certa statura accademica" (guarda il video). Oops. Professor Brunetta, il professor Monti ce l’ha con lei. "Sono la sua ossessione". Ha un'idea del motivo? "Sono l'unico che gli dice che il re è nudo, che non è il salvatore della Patria. Perché non c’era nessuna Patria da salvare. Monti è solo un tecnocrate autoritario". Che ha pensato quando ha sentito Monti definirla "professore di una certa statura accademica"? "Spero per lui che non fosse una battuta". Dice che lei e Stefano Fassina, del Pd, dovreste essere silenziati. "Questo definisce bene la statura del senatore Monti". Duecentosessantotto dossier. L'interesse del premier se lo è andato a cercare. "L'interesse di Monti mi onora. La mia è stata una semplice operazione verità. Ho aiutato gli italiani e gli opinion leader internazionali a capire cosa era successo". Cosa era successo? "Semplice: da giugno-luglio del 2011 l'Italia è stata oggetto di un grande attacco da parte della speculazione finanziaria, avviato dalle banche tedesche". Perché ce l'avevano con noi? "Erano cariche di titoli tossici e titoli greci e gli stress test avevano rivelato che stavano in cattive condizioni. Così, per sviare l'attenzione da se stesse, hanno aperto un'operazione ostile nei confronti dei Paesi del Club Med. Di punto in bianco la Deutsche Bank vendette tutti i titoli del debito sovrano italiano". L'attenzione fu sviata molto bene. "Altroché. I rendimenti del debito sovrano italiano e di quello spagnolo schizzarono dal 4-5% al 7-8%, mentre quelli dei Bund tedeschi passarono dal 3 all'1%. La tempesta perfetta". Dunque è stata un'operazione finanziaria, non politica, come dice invece Berlusconi. "Una cinica operazione finanziaria, innescata dalle banche e poi assecondata dall'asse franco-tedesco per liberarsi dei fastidiosi condizionamenti dei Paesi del Club Med. In particolare dell'Italia e di Berlusconi, personaggio scomodo anche per ragioni geopolitiche: pensiamo al suo ruolo in Nord Africa, alla sua Ostpolitik energetica, all'apertura a Vladimir Putin...". A quel punto si sarebbe dovuto votare. "Certo. Ma la sinistra ha avuto paura di doversi sobbarcare un anno di sangue, sudore e lacrime. Così è venuta fuori la soluzione che già da tempo macinava nelle menti delle lobby: la svolta tecnocratica". Non solo la sinistra. Anche voi avete assecondato questo esito. "Berlusconi aveva la pistola puntata alla tempia. Io sono stato da subito contrario alla soluzione Monti, ma ero in minoranza nel mio partito. E sono diventato ferocemente contrario quando ho visto che Monti, per aumentare la propria credibilità come presidente del consiglio, distruggeva la credibilità del governo precedente". Ha detto che avevate portato l’Italia sull’orlo del baratro. "Una falsità". Ha detto che non c’erano più i soldi per pagare i dipendenti pubblici. "Ridicolo. La massa salariale dei dipendenti pubblici è pari a 170 miliardi l’anno. La tempesta è costata meno di 5 miliardi". Alla fine, però, gli interessi sono scesi. "Se si riferisce allo spread, esso misura i differenziali di rendimento sul mercato secondario. Ai fini della finanza pubblica contano i rendimenti delle aste di collocamento dei titoli di Stato. E questi dicono che il costo del servizio del debito nel 2012 è stato superiore a quello del 2011". Resta il fatto che l'atteggiamento degli investitori è cambiato: ora lo spread è sotto quota 280, nel novembre 2011 era a 574. "Lo spread è sensibile solo agli interventi della banca centrale. Mario Draghi ha fatto le aste da mille miliardi per rifinanziare le banche e ha annunciato che avrebbe fatto tutto il necessario per salvare l’euro, avviando così la nuova strategia della Bce". E Monti si è preso i meriti di Draghi? "Assolutamente sì. Monti dove ha messo le mani ha fatto disastri. La manovra è tutta sul lato della pressione fiscale. La tassazione sulla casa ha distrutto il mercato immobiliare. La riforma del lavoro ha aumentato i disoccupati. La riforma delle pensioni ha creato gli esodati. È colpa sua se oggi abbiamo una recessione senza precedenti".