Ultimo affondo del Cav
Berlusconi: Monti sarà uno dei tanti leaderini
Un altro duro attacco di Silvio Berlusconi a Mario Monti. Nel giorno di Capodanno l'ex premier rilascia un'intervista al vetriolo all'emittente RadioNorba e, senza mezzi termini, commenta la discesa in campo di Monti e la sua adesione ai partiti di "Centro": "Monti aveva promesso al Capo dello Stato e a me che non sarebbe diventato protagonista della politica, invece adesso ha deciso di scendere in campo con gli altri, sarà uno dei tanti leader o leaderini che affollano la politica e si è messo soprattutto con dei compagni di viaggio che glieli raccomando". Il riferimento è ovviamente ai suoi ex alleati Pierferdinando Casini e Gianfranco Fini. E ha spiegato che secondo lui "Centrino potrà solo sottrarre dei voti alla coalizione dei moderati per sostenere la sinistra presso la quale si stanno promuovendo come ruota di scorta". Ha quindi sottolineato la necessità di non disperdere i voti: "Perchè l’Italia si salvi è necessario che uno dei due grandi partiti, uno della sinistra e uno del centro destra, abbia la maggioranza in Parlamento e non debba appoggiarsi e discutere ogni cosa con i piccoli partiti. La candidatura di Grasso Berlusconi ha poi parlato della candidatura dell'ex procuratore antimafia Pietro Grasso: "Stimo il procuratore Grasso perché è un tipo di magistrato ben diverso dagli Ingroia o dai Di Pietro o dai Caselli, ma proprio per questo avrei preferito non vedere un uomo come lui scendere in politica". Alla domanda "lei avrebbe candidato Grasso?", risponde: "No io non lo avrei candidato". Ha anche annunciato che non vi sara' alcun magistrato nelle liste del Pdl. Mai parlato di commissione su Napolitano - E sulle polemiche per una commissione d'inchiesta che possa indagare sulla caduta del suo governo, in quel novembre 2012, il Cav precisa di non aver mai fatto il nome del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "Non ho mai fatto alcun riferimento al ruolo di Giorgio Napolitano. Durante un’intervista mi è stata rivolta una domanda riguardo al ruolo del Presidente. Io ho risposto che sarà la storia a fare luce sui giorni della caduta del mio governo e, prima della storia, cercheremo di mettere in campo, sempre vincendo le elezioni, una commissione di vigilanza che dovrà esaminare tutta la situazione di quei giorni. Ma - aggiunge il leader Pdl - non ho mai fatto esplicitamente riferimento a un possibile ruolo del Presidente Giorgio Napolitano"