Paura a sinistra

Bersani fa la voce grossa con Monti: "Serve chiarezza, da che parte stai?"

Giulio Bucchi

Centrosinistra? Forse l'alleanza si farà dopo il voto, quando una possibile impasse al Senato farà mettere da parte orgoglio e pregiudizi, ma per ora Pierluigi Bersani regala a Mario Monti una buona dose di Veleno. Intervistato da Repubblica e Unità, e davanti ai giornalisti che lo hanno braccato al seggio di Piacenza, dove domenica mattina ha votato alle parlamentarie democratiche, il segretario Pd torna alla carica contro il candidato premier: "Pongo a Monti delle domande politiche: vuol mettersi in Europa nello stesso posto dove è Berlusconi o dove altro? Monti e il centro pensano che il bipolarismo non vada bene, vogliono smontarlo?". Quindi l'ammissione: "Non mi aspettavo uno scenario simile"... Non basta l'agenda - A Bersani non va giù l'agenda del professore, o meglio il fatto che il leader centrista per ora abbia parlato in termini generali senza entrare nello specifico: "Vorrei sapere cosa pensa dei diritti civili, cosa pensa degli esodati", lo incalza Bersani che entrato nel vivo della campagna elettorale sembra essersi dimenticato delle parole dolci riservate al professore soltanto una decina di giorni fa, giusto prima che Mario annunciasse la propria "salita in politica" abbandonando ruoli tecnici. Il ruolo di Bondi - Non è solo Monti, il problema. Per Bersani è inaccettabile, per esempio, che Enrico Bondi sia contemporaneamente commissario alla spending review nominato dal governo e delegato al controllo delle candidature del futuro "Centrino" (ruolo peraltro messo in dubbio dallo stesso Pierferdinando Casini, che ha chiarito come le liste dell'Udc voglia farle lui in persona...). "Io ho molta stima e rispetto di Bondi, ma sta facendo un altro mestiere, non può farne un altro", attacca Bersani. Replica a distanza di Casini, secondo cui il Pd che candida il procuratore antimafia Piero Grasso non può criticare Bondi. "Doppia morale"; l'ha definita il segretario Udc. E chissà come avrà incassato l'annuncio dell'ultimo candidato "della società civile" per il Pd, l'editorialista economico del Corriere della Sera Massimo Mucchetti. Probabilmente anche lui, come Grasso e Antonio Ingroia, chiederà l'aspettativa, Basterà?