Botta e risposta
E Calderoli risponde: Silvio leader con Tremonti premier
Botta e risposta tra Silvio Berlusconi e la Lega. Dopo che il Cavaliere ha infatti promesso al Carroccio che se vincesse il suo vice sarebbe un leghista, Roberto Carlderoli, responsabile organizzativo federale e responsabile del territorio per i lumbard, rilancia un'alleanza Pdl-Lega per vincere in Lombardia e per le elezioni politiche che Berlusconi sia capo della coalizione ma Giulio Tremonti sia il candidato premier. Un "puro" - Lo scrive Calderoli in una nota: "Ora il Pdl si dia una mossa, dopo essere stato scaricato e schiaffeggiato da Monti. Noi proponiamo Roberto Maroni come governatore della Lombardia e siamo pronti a riconoscere e a presentare Berlusconi come capo della coalizione, come richiede l’attuale legge elettorale, ma come candidato premier ci vuole qualcuno che non abbia mai votato i decreti Monti che hanno distrutto il Paese, per fare un esempio un Tremonti. Ne parlerò a Maroni e poi andremo a vedere che cosa ne pensano e che cosa ci propongono gli amici del Pdl ma bisogna farlo in fretta perché i tempi stanno per scadere". Qualche conto - Calderoli, infatti, ha passato il Natale a fare qualche conto e questa è la sua deduzione "basata sui sondaggi più accreditati e sui possibili flussi elettorali", considerando la "salita" in campo di Monti. "Primo. Al Senato nessuna coalizione si avvicinerebbe neppure lontanamente alla maggioranza assoluta, neppure utilizzando i senatori a vita, e quindi anche lo stesso Monti. Secondo: sorprendentemente, proprio grazie a Monti, alla Camera il distacco tra la coalizione di sinistra ed un’ipotetica alleanza di centrodestra si ridurrebbe a tre soli punti percentuali e quindi avremmo una partita ancora tutta da giocare. Terzo: il Professore, se scendesse in campo, arriverebbe quarto o quinto su cinque candidati premier, ovvero ultimo o penultimo. Grazie allo tsunami Monti l’allegra macchina da guerra di Bersani rischia di far la fine di quella di Occhetto".