Il fardello tecnico

Monti alza bandiera biancaCi restano solo le tasse

Andrea Tempestini

  di Francesco De Dominicis Ci sono circostanze nelle quali le eredità, codice civile alla mano, si accettano col «beneficio d’inventario». Di fronte al sospetto che un  tesoretto nasconda una colossale fregatura, l’erede  chiede una sorta di accertamento preventivo della  massa di beni ereditati  ed eventualmente dice «no grazie». Nel caso dell’eredità lasciata  agli italiani da Mario Monti - che ha abbandonato da meno di 48 ore l’incarico di premier -  non ci sono dubbi: il danno per tutti gli italiani è sicuro. Ma oltre al danno, come talora capita, c’è pure la beffa: i contribuenti non possono rifiutare. Perché le tasse lasciate in eredità  dai «professori» vanno pagate per forza. E si tratta di decine di miliardi di euro. La cifra del Governo Monti è stata sempre la stessa: solo tasse. L’aria di fregatura si è respirata sin dai  primi interventi dei tecnici, tutti all’insegna delle stangate fiscali. Ma il peggio deve ancora arrivare. Superato il 21 dicembre 2012 e la bufale targata Maya sulla fine del Mondo, ora bisogna marcare col circoletto rosso un’altra data: 1 gennaio 2013. Dal prossimo anno infatti arriveranno, una dopo l’altra, nuove mazzate tributare a piegare famiglie e imprese italiane.  Mario Monti lascia, ma come spiega Francesco De Dominicis su Libero di domenica 23 dicembre, restano le tasse. Un'eredità pesante, quella lasciata dal governo, e che si farà sentire anche nel 2013. Oltre ai possibili aumenti dell'Imu, infatti, arrivano il nuovo balzello sui rifiuti, i rialzi dell'Iva e l'imposta di bollo su titoli e attività finanziarie. Leggi l'approfondimento su Libero di domenica 23 dicembre