Bindi
Rosy Bindi chiede la deroga per ricandidarsi
Macché rottamazione. Rosy Bindi non ne vuole sapere di lasciare la poltrona e dopo 23 anni in politica e cinque legislature se ne frega della regola dei 15 anni e non di più ed è pronta a "riciclarsi" per altre quattro volte. I rottamatori bersaniani - Se è vero che Matteo Renzi e i rottamatori sono stati sconfitti, i giovani "bersaniani" si sono però messi di traverso e non vogliono che all'ex ministro venga concessa la deroga. Su Twitter in particolare il popolo "democratico" si infuria invitandola non proprio gentilmente a farsi da parte seguendo l'esempio di Veltroni e D'Alema. E persino la portavoce di Pierluigi Bersani, Alessandra Moretti, sottolinea che "le regole devono valere per tutti. E dopo 15 anni in Parlamento si deve tornare a fare quel che si faceva prima oppure ricavarsi altri ruoli, come il sindaco o l'assessore". Decisione collegiale - E visto che a decidere sul futuro della Bindi sarà la direzione del partito, uno dei suoi membri, il rottamatore bersaniano Matteo Ricci assicura: "Quando arriverà il momento io voterò contro la deroga. E non sarò il solo". Lei non si scompone: "Ho resistito a vent'anni di berlusconismo, figuriamoci se non resisto ora". Bersani, per ora, non vuole grane: se resta il Porcellum farà le primarie di Collegio per i suoi candidati, così decideranno gli elettori.