Brevetti e politica

"Italia che lavora", Silvio deposita il logo a Bruxelles

Roberto Procaccini

"Avrà anche fatto un passo indietro in Italia, ma nell’ultimo mese Silvio Berlusconi ne ha fatti tre in avanti in Europa, dando tutt’altro che l’impressione di un pensionato della politica. Il fondatore del Pdl ha infatti registrato tre nuovi marchi politici, che si aggiungono a quelli depositati prima dell’estate (Grande Italia e Granditalia, entrati in conflitto con i sughi Star). In tutti e tre i casi ha bussato alla porta dell’ufficio per l’armonizzazione del mercato interno dell’Unione europea, che protegge marchi e brevetti del vecchio continente.  È  lì che il 23 ottobre scorso ha depositato e registrato dopo molte incertezze il marchio che nei suoi piani potrebbe trasformarsi in una lista degli imprenditori da affiancare al Pdl per le prossime elezioni politiche. Si chiama “l’Italia che lavora”, ed è la sigla preferita da Berlusconi, quella più evocativa". Il Cavaliere non ha nessuna voglia di farsi da parte, ma deposita il marchio della sua prossima creatura. E' questo il retroscena che racconta Franco Bechis sul numero di Libero oggi in edicola. A Berlusconi piace l'idea di una lista che guidi la riscossa del mondo tartassato e a cui non è stato nulla di quanto promesso per la crescita e lo sviluppo. Leggi l'articolo integrale di Franco Bechis su Libero in edicola oggi, giovedì 22 novembre