Il diktat a Monti

Alfano: "Eliminare l'aumento Iva"

Andrea Tempestini

  Il Pdl si ribella alle tasse di Mario Monti. Lo dice chiaro e tondo il segretario, Angelino Alfano: "Ci sono molte cose da rivedere sulla legge di stabilità e, in primo luogo, bisogna eliminare l'aumento dell’Iva, ha spiegato a margine del 13esimo forum delle Pmi. "Non è possibile - ha aggiunto - che l'aumento dell'Iva mangi quel piccolo beneficio che viene dalla riduzione di un punto dell'Irpef. Inoltre la retroattività è un qualcosa che rompe il patto tra cittadini e Stato, e quindi è per noi inaccettabile". Le alleanze - Nel suo intervento, il segretario degli Azzurri ha parlato di alleanze politiche, spiegando che però "è tutto molto precoce". A chi lo incalzava chiedendogli di una possibile e ritrovata intesa con la Lega Nord, ha risposto: "Per ora fondiamo la nostra proposta solo su ciò che serve agli italiani e ciò che serve è uno stato meno oppressivo e un fisco più corretto". Poi una battuta sugli avversari, "il centrosinistra" che "fa un passo verso la sinistra. Mi sembra quindi chiaramente un passo che porta quella coalizione sempre più a sinistra". Appello ai moderati - Poi, nel solco delle ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi, Alfano ha ribadito che "il compito che il Pdl si è dato è di ricostruire un'area che è elettoralmente maggioritaria e che oggi è politicamente divisa. Quest'area dei moderati alternativi alla sinistra  ovviamente non si può fondare solo su un confine geografico, ma sui contenuti. Su questo e in questo obiettivo - ha aggiunto - noi siamo molto impegnati e consapevoli. La questione basilare sarà la politica economica, alternativa a quella della sinistra. Quindi non si tratta di chiacchiere quando si dice un'area alternativa alla sinistra perché questa è guidata dal punto di vista della politica economica dalla Cgil e dalla Fiom, ed è improntata ad una linea chimata tassa e spendi, cioè per spendere di più occorre tassare di più. Noi invece - ha concluso Alfano - riteniamo che l'Italia abbia dei limiti da curare immediatamente come il debito pubblico e la spesa pubblica troppo alti".