Il colloquio

Berlusconi a Belpietro:"Faccio un passo indietroe vi spiego il perché"

Andrea Tempestini

  "«Presidente, ma è vera questa storia?» Berlusconi è appena rientrato da Mosca, dove ha festeggiato i sessant’anni di Putin, ma è già impegnato in una riunione. Al telefono dà la sensazione di essere all’oscuro della bomba che è scoppiata in serata, sganciata da Angelino Alfano con una dichiarazione a proposito del possibile passo indietro del Cavaliere. «Quale storia?» , mi chiede. «Quella di una sua rinuncia alla candidatura per le prossime elezioni. Il segretario del Pdl dice che se si trova l’accordo lei non sarà il candidato premier del centrodestra». L’ex premier sembra sorpreso, ma poi spiega: «Non è una novità: è quanto dico da tempo. Io voglio l’unità dei moderati e per ottenerla, se serve, sono pronto anche a non presentarmi. Che c’è di strano? Io intendo fare ciò che è utile e giusto per il mio Paese e se, per ottenere un fronte unico della sinistra, c’è bisogno che io mi faccia da parte, lo farò»". Inizia così il colloquio tra il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, e Silvio Berlusconi; un colloquio che potete leggere integralmente su Libero in edicola oggi, il day-after l'annuncio del segretario Alfano: "Silvio è pronto a non candidarsi" che, tradotto dal politichese, significa che Berlusconi non correrà per la premiership alle prossime elezioni. Il Cavaliere spiega poi che "non c'è trucco né possibilità di ripensamento". Sembra deciso alla rinuncia, insomma, pronto a farsi da parte per fare il padre nobile. Una mossa che serve a togliere gli alibi ai vari Casini e Montezemolo, nonchè agli altri partiti moderati: se Berlusconi si fa da parte non potranno più dire che "l'alleanza è impossibile". L'obiettivo fondamentale? Il Cav ha le idee chiarissime: battere l'armata brancaleone di sinistra (e salvare il paese da un governo rosso). Leggi il colloquio integrale tra Silvio Berlusconi e Maurizio Belpietro su Libero in edicola oggi, martedì 9 ottobre