Nuovi assetti?
Alfano chiama Casini: "Ricomponi il fronte moderato"
Angelino Alfano scopre le carte del centrodestra. Rivela che Silvio Berlusconi "è pronto a non candidarsi pur di unire i moderati" e poi chiama Pier Ferdinando Casini, esortandolo a unire le forze per "un campo di centrodestra che impedisca alla sinistra di andare al governo. Se Berlusconi non si ricandida per favorire l’unità del centrodestra hai il diritto, la possibilità e il dovere di giocare questa partita per riunire l’area dei moderati", ha aggiunto il segretario Pdl rivolgendosi al leader Udc. E ancora: "Bisogna profondere ogni sforzo per unire una grande area moderata e alternativa alla sinistra. Caro Pier, sei chiamato a questa sfida. Se come Pdl - ha proseguito -, siamo disposti e pronti allo sforzo più generoso e importante, chiediamo agli altri di fare la stessa cosa. Noi ci stiamo e, caro Casini, spero che le nostre strade possano tornare a incrociarsi". La risposta di Casini - La risposta del leader dell'Udc non si è fatta attendere: "Alle sfide nella mia vita politica non mi sono mai sottratto, agli inganni ho cercato di sottrarmi. Poichè ho il dovere di ritenere che non porti inganni, con cautela però voglio verificare. Spero che quello che ha detto Alfano abbia un valore - ha aggiunto Casini - ma tutti quanti siamo abituati alle giravolte di Berlusconi quindi serve cautela e parsimonia nei giudizi". Entrando nel merito, il leader centrista ha sottolineato che "se il Pdl fa un appello ai moderati significa che cerca di allargare il suo spazio elettorale o si pone realmente un problema di aggregazione che parte da un processo autocritico di come si è governato in questi 20 anni? Oggi qualunque processo di aggregazione dei moderati deve nascere sulla base della verità. Qui, si sta facendo una riflessione autocritica nel Pdl e sul perchè questa esperienza è finita? Perchè Fini ha tradito? No - ha proseguito il leader centrista - non è stato questo il problema, non c'è stato nessun tradimento, anzi va visto a parti invertite". Secondo Casini, "non si fa questo appello superando il chiarimento. Angelino - ha detto rivolgendosi ad Alfano - ti sei dimenticati di Monti che non è un incidente di percorso. Monti non appartiene a nessuno, eppure c'è per volontà di tutti noi. E' un’anomalia da risolvere o bisogna ripartire dai contenuti dell’agenda Monti? E’ questo il macigno che vale non solo per il Pdl, ma anche per la sinistra".