Scelte tattiche
Casini scarica Bersani"Nessun cappello su Monti"
Monti-bis, Bersani, scandalo Lazio: Pierferdinando Casini, intervistato da Maurizio Belpietro durante la "La Telefonata" in onda su Canale 5, chiarisce la sua posizione,. Prima di tutto rispetto all'appoggio a un eventuale Monti-Bis: "Il cappello sui Monti non abbiamo mai inteso metterlo, ma intendiamo dire una cosa semplice: questo Paese non può fare a meno di Monti, Metà di coloro che appoggiano Monti credono di tornare all’antico, magari ai governi Berlusconi e Prodi. Metà, e io sono in questa metà, con la società civile, molti del Pdl e del Pd, ritengono che sia fondamentale anche per il futuro continuare con lo spirito e con l’idea di collaborazione nazionale che Monti ha avviato", ha spiegato il leader Udc. "Tutto chiaro sotto il sole fin dall’inzio: nessuno è così ingenuo da pensare che Monti venga con me a fare comizi", ha detto ancora Casini, ma "ci auguriamo che si crei il giorno dopo le elezioni una ampia convergenza perché gli sforzi di questo governo non possono finire perché l’Italia non è uscita dall’emergenza. Se poi la maggioranza degli italiani ha nostalgie per Berlusconi e per una olazione tra Bersanie Vendola è il bello della democrazia, li facciano vincere. Faremo un programma dettagliato e preciso, sarà l’agenda aggiornata e rivista di questo governo. Continueremo nello soforzo di questo governo e, su alcuni punti come la crescita e giovani, andremo oltre quello che è riuscto a fare il governo". Guarda il video su Libero Tv: Casini a Belpietro, perché abbiamo bisogno di Monti Bersani e Vendola Casini poi si smarca da Pierluigi Bersani: "Stimo Bersani, lo sanno tutti, ha avuto grande coraggio a dare vita al governo Monti. Ma inorridisco all’idea che il futuro possa essere consegnato ad una alleanza tra Bersani, persona ragionevolissima, e Vendola, politicamente non adatto a governare il Paese. Produrrebbe un pessimo risultato". Casini ha detto che oggi, martedì 2 ottobre lui sarà in Sicilia a "sostenere Crocetta" Scandalo Lazio Il leader Udc è intervenuto anche sullos scandalo del Lazio: "Abbbiamo fatto in buona fede una scelta, c'era la Bonino dall’altra parte e c'era la Polverini che ritenevamo un persona capace. Poi, che avrebbero rubato in Consiglio Regionale non lo potevamo sapere e quando lo abbiamo saputo abbiamo staccato la spina". L'Udc l’ha convinta a fare quel gesto", ha concluso. E su Fiorito che proprio questa mattina, martrdì 2 ottobre, è stato arrestato: "I partiti nazionali dovrebbero rivalersi con i danni nei confronti di chi, comprandosi il Suv o facendosi pagare le vacanze con i soldi dell’attività politica, dà l'idea che siamo tutti ladri. Non è vero, ci sono dei ladri e ci sono tante persone che fanno politica onestamente perchè ci credono".