Alleanze impossibili

Vendola gela Bersani: scegli, o me o Casini

Giulio Bucchi

"Non ho mai posto veti, ma l’Udc è alternativo al nostro campo. Propone il montismo come una specie di strategia sempiterna, la grande coalizione come formula magica per liberare l’Italia dalla crisi. Noi abbiamo innanzi tutto da definire il campo nostro, senza rinviare neanche di un giorno i diritti insopprimibili delle persone: matrimonio gay, fecondazione assistita, testamento biologico". Nichi Vendola smonta così, in un'intervista a Repubblica, il sogno di Pierluigi Bersani di inciucione tra Pd, Sel e Udc nonostante Casini e Vendola siano culturalmente e politicamente sempre stati lontani anni luce l'uno dall'altro. "Giudico molto positivamente - aggiunge il segretario di Sinistra Ecologia e Libertà - la rivendicazione del primato della politica fatta dal segretario del Pd, ma Bersani pensa che il limite di questo governo consista nella spirale austerità-recessione, mentre io penso che sia la natura stessa dell’esecutivo dei tecnici, le cui scelte, è bene chiarirlo, sono tutte politiche". Alleanza morta sul nascere, dunque? Si direbbe di sì, ma mai dire mai con il ballerino Nichi che nelle ultime settimane ha cambiato posizione e simpatie un giorno sì e l'altro pure. Meglio i sindaci - Per il governatore della Puglia "è centrale recuperare l’agenda della giustizia sociale non solo in chiave di tutela dei diritti soggettivi, ma anche come cuore pulsante del rilancio dell’economia. Bisogna difendere e rilanciare l’utopia degli Stati Uniti d’Europa, sapendo che nazionalismi e sciovinismi stanno tornando come prodotti avvelenati della crisi sociale e che l’Europa semplicemente non esiste se non è anche un paradigma di civiltà: il continente del Welfare, in cui i diritti sociali e i diritti civili si amalgamano come l’acqua con la farina. Per sfornare questo pane ci vuole la sinistra". In tema di alleanze, occorre "approfondire con sindaci e movimenti l’agenda politica", insistendo comunque con il "dialogo costruttivo con tutte le forze della sinistra. Il punto che ho inteso segnare con un più netto avvicinamento a Bersani è stato soprattutto la distanza che deve essere incolmabile tra la sinistra e il populismo. Per me questo è importante, perfino mentre considero attuale il bisogno di provare a riallacciare il filo del dialogo con l’Idv", che "è un pezzo del centrosinistra", conclude Vendola.