Gli sprechi dello Stato
La P.A. non taglia le auto blu,Patroni Griffi: "Così non basta"
I tagli alle auto blu sono ancora in alto mare. La spesa della pubblica amministrazione tra il 2009 e il 2011 si è sì ridotta del 16% con un risparmio annuo di 280 milioni, ma il 44% delle amministrazioni è in ritardo. E' quanto emerge dal monitoraggio eseguito dal Dipartimento della Funzione Pubblica: nel 2011 lo Stato ha speso 1,2 miliardi per la gestione del parco auto escluse targhe speciali, corpi di Polizia, forze armate, di cui oltre il 73% riguarda il costo del personale. Rispetto al 2009, la spesa si è ridotta in totale del 16%, del 16% nella P.A. locale e del 12% in quella centrale, ma escludendo il personale la spesa totale si è contratta solo del 10 per cento. Pessime notizie, visto che il decreto legge 78/2010 aveva infatti introdotto l’obbligo, dal 2011, di non effettuare spese superiori all’80% della spesa sostenuta nel 2009. Il cavillo utilizzato dalle pubbliche amministrazioni è quello che prevede l'entrata in vigore del tetto massimo di spesa al 2012. L'accusa di Patroni Griffi - "La Pubblica Amministrazione può e deve fare di più", è l'autocritica del ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi. "Molte Amministrazioni stanno affrontando con serietà il problema della riduzione dei costi del parco auto, ed in particolare delle 'auto blu', le auto assegnate a persone o comunque condotte da autisti. I risultati di questi due ultimi anni - circa 280 milioni di euro all’anno risparmiati - portano nelle casse dello Stato un piccolo tesoretto grazie all’impegno profuso in questi mesi". Tuttavia, sottolinea Patroni Griffi, c'è poco da esultare: "L’anno prossimo il target da conseguire è -50 per cento. Proprio per questo proseguiremo il monitoraggio e investiremo l’Ispettorato di Funzione Pubblica di verificare le amministrazioni che si sottraggono ai controlli e coloro che non rispettano le regole. L'auto pubblica, salvo casi specifici e determinati, deve avere funzioni di servizio e non di rappresentanza o peggio di esibizione di status". La classifica dei virtuosi - La maggiore riduzione percentuale sulla spesa complessiva per le auto blu tra il 2009 e il 2011 è stata riscontrata in Friuli Venezia Giulia (-30,9%), in Toscana (-24,9), in Veneto (-22,6), in Emilia Romagna (-21.6%), in Puglia (-20,4), nelle Marche (-19,8) e nel Lazio (-19,0). La media di queste Regioni ha superato l’obiettivo del taglio del 20% della spesa. Inferiore al 10% il taglio della spesa in Sardegna (-8,4%) e in Abruzzo (-6,9).