Prove tecniche d'intesa
Maroni tenta il celeste Formigoni: "Fai un nuovo Pdl lombardo"
di Matteo Pandini Un’alleanza Lega-Pdl alle prossime regionali lombarde è possibile, ma solo se Pdl non sarà più l’acronimo di Popolo della Libertà ma di qualcosa d’altro. Roberto Maroni ne ha parlato recentemente con Roberto Formigoni: se il governatore si mettesse a capo di un ipotetico “Partito della Lombardia” o “Popolo della Lombardia”, il Carroccio potrebbe confermare l’alleanza. Indipendentemente dalla data del voto (2013 in caso di urne anticipate oppure 2015). Maroni vuole riproporre a tutti i livelli il cosiddetto modello Verona, che alle ultime Amministrative ha fatto stravincere il candidato sindaco Flavio Tosi: la Lega non s’accorda con gli altri partiti nazionali ma stringe alleanze con liste civiche e movimenti territoriali. Ecco perché l’eventuale mossa di Formigoni potrebbe risultare decisiva per il futuro del centrodestra in una delle regioni più ricche del Paese e che i lumbard vorrebbero conquistare con un proprio uomo. Il presidente lombardo non ha ancora deciso cosa farà, ma per il presente ha idee chiarissime e sta parlando di macroregione del Nord (progetto che in via Bellerio preferiscono definire Padania). Le parole del governatore sono musica per i padani, che pure non vogliono farsi scippare il loro storico cavallo di battaglia, però gli uomini vicini a Maroni avvertono: il presidente azzurro vorrebbe cambiare la Costituzione e creare un’unica grande regione. Fondendo così Piemonte, Lombardia e Veneto più – eventualmente – Liguria, Emilia Romagna e Friuli. Però, spiegano gli amici di Bobo, così facendo potrebbe trovare resistenze da popoli fortemente identitari come i Serenissimi e non solo. Ecco perché la Lega preferisce immaginare una federazione tra le regioni del Nord con l’ambizione di farne una solida realtà anche a livello europeo. Dietro le quinte, intanto, Formigoni accarezza anche l’idea di guidare un nuovo Pdl. Tutto lombardo e alleato con la Lega di Maroni.