La frase choc

La leghista su Pininfarina:"Uno di meno. E' già qualcosa"

Andrea Tempestini

In un'affollatissima Chiesa dei Santi Angeli Custodi, Torino ha dato l'addio all'imprenditore e senatore a vita Sergio Pininfarina, morto nella sua casa torinese nella notte tra lunedì e martedì, a 85 anni. La salma è giunta nella chiesa accompagnata dal figlio Paolo e dai nipoti. Ad attenderla, la moglie Giorgia, la figlia Lorenza e la vedova del figlio Andrea, Cristina. La funzione religiosa è stata celebrata dall'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia. Nella chiesa erano presenti il vicepresidente del Senato Emma Bonino, il sindaco della città, Piero Fassino, l'assessore al Lavoro della Regione, Claudia Porchietto e il presidente della Provincia, Antonio Saitta. Molti gli esponenti del mondo economico e dell'imprenditoria stretta attorno alla bara del grande designer, coperta da un cuscino di anturium rossi.  La leghista: "Uno di meno" - Su una città commossa, stretta attorno a Sergio Pininfarina, sono però piovute le sconcertanti dichiarazioni della senatrice della Lega Nord, Rossana Boldi: "Se è vero che già ci si sta tuffando sullo scranno vuoto di senatore a vita potremmo dire che, dato che è in discussione una riforma costituzionale dove è già stato approvato il Senato federale e quindi cancella i Senatori a vita, sarebbe bene non nominare altri fino alla fine dell'iter legislativo". E fin qui, nonostante lo scarso "tempismo" dell'intervento, tutto bene. Ma la Boldi poi ha aggiunto: "Inoltre, in tempi di riduzioni di numero, anche se costernati per la morte di Pininfarina, anche uno di meno è già qualcosa".