La politica estera secondo il comico
Delirio di Grillo sul Medio OrienteBin Laden tradotto male, Iran come gli Usa
“I massacri in Siria? Non sappiamo se sia una vera guerra civile o di infiltrati nel Paese” . L’Iran di Ahmadinejad? “Anche gli Stati Uniti hanno la pena di morte”. I diritti delle donne: “Mia moglie è iraniana. La donna in Iran è al centro della famiglia. Le nostre paure nascono da cose che non conosciamo”. Delira Beppe Grillo in una intervista al più diffuso quotidiano israeliano, Yedioth Ahronot, in cui risponde a domande di politica estera e Medio Oriente. Bin Laden - Come riporta il Corriere della Sera, il comico, incalzato dalle domande del giornalista, molto severo con lui per alcuni post sul suo blog anti-israeliani, giustifica la politica iraniana e pure Bin Laden. In Iran “l'economia va bene, le persone lavorano. È come il Sudamerica: prima si stava molto peggio. Ho un cugino che costruisce autostrade in Iran. E mi dice che non sono per nulla preoccupati”. Ahmadinejad vuole cancellare Israele dalle mappe? “Cambierà idea. Non penso lo voglia davvero: lo dice e basta. Del resto, anche quando uscivano i discorsi di Bin Laden, mio suocero iraniano m'ha spiegato che le traduzioni non erano esatte...”. Lobby ebraica - Addirittura, secondo Grillo c’è una lobby ebraica che controlla il sapere: “Tutto quel che in Europa sappiamo su Israele e Palestina, è filtrato da un'agenzia internazionale che si chiama Memri. E dietro Memri c'è un ex agente del Mossad. Ho le prove: Ken Livingstone, l'ex sindaco di Londra, ha usato testi arabi con traduzioni indipendenti. Scoprendo una realtà mistificata, completamente diversa”. Mai premier - Ma il delirio non finisce in Medio Oriente, perché il comico parla anche dell’Italia “siamo sotto occupazione dell'America, colpevole di parte della crisi economica europea” e del Movimento 5 stelle: “La verità è che non abbiamo esperienza di governo. Entrare in Parlamento sarà un'altra faccenda. Anch'io non capisco del tutto il movimento. Forse, che cos'è, lo capiremo tra 15 anni “. Grillo premier? “Non ne ho la statura”. L’articolo si conclude con il giudizio dell’intervistatore: “Grillo è un buon attore che sa che cosa vuole il suo pubblico. Ma non sa dire che cosa vuole”.