La pista: spese personali
Il "bancomat" della castaalla banca di Palazzo Madama
C'è il senatore che ritira contante con regolare cadenza mensile. C'è il senatore che delega a ritirare una cifra consistente un certo signore noto per svolgere l'attività di "spallone", e non risulta che in Svizzera il senatore in questione o il suo partito svolgano un'intensa attività politica. E c'è il senatore che si presenta in compagnia dell'amica ed esce dalla banca con migliaia di euro in contanti. Sono in tutto una quarantina, come scrive oggi il quotidiano "Il giorno" le segnalazioni di operazioni "sospette" effettuate dalla filiale della Bnl interna a Palazzo Madama all'Unità di informazione finanziaria della Banca d'Italia. Segnalazioni imposte da una legge del 2007 quando un operatore finanziario "sa, sospetta o ha motivi ragionevoli per sospettare che siano compiute o tentate operazioni di riciclaggio". Il "tesoretto" al quale attingerebbero i "prelievi" sarebbe quello dei trasferimenti ai gruppi parlamentari. Denaro pubblico calcolabile per Palazzo Madama in circa 40 milioni di euro ogni anno. Dalle segnalazioni giunte in Bankitalia risulterebbe che parte significativa di quei soldi sia effettivamente nella disponibilità dei singoli senatori. I gruppi politici coinvolti nelle operazioni oggetto di segnalazioni? Quelli del Partito democratico, Lega e Udc.