Partito a pezzi

Cicchitto col "ribelle" SchifaniSi allarga fronda anti-Silvio nel Pdl

Matteo Legnani

"Condivido la lettera al Foglio del Presidente Renato Schifani. Essa va al cuore del problema politico che riguarda il centro-destra. E’ indispensabile, sotto la guida di   Alfano, e con il contributo di Silvio Berlusconi, rilanciare rinnovandolo il Pdl sia nell’azione che esso deve condurre per fare tutto quello che è possibile per modificare la linea di politica economica del Governo Monti, salva la verifica che andrà fatta nei tempi e nei modi dovuti, sia per ristabilire forti rapporti con il blocco sociale del centro-destra". Così, oggi, il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto. Il Pdl è in ebollizione, diviso profondamente sul modo in cui "attrezzarsi" in vista delle prossime elezioni politiche, siano esse il prossimo autunno o nella primavera del 2013. Le liste civiche - Per Cicchitto, che cita ancora il presidente del senato Schifani, "sono da evitare estremismi e grillismi ma anche l’accreditamento di liste improbabili (il riferimento è alle cosiddette "liste civiche" cui starebbe lavorando lo stesso Silvio Berlusconi, ndr) e ancor di più la cosiddetta separazione concordata fra gli ex di Forza Italia e An. Il sottoscritto ebbe, a suo tempo, qualche dubbio sulla formazione del Pdl poi felicemente realizzata in primo luogo grazie all’iniziativa del Presidente Berlusconi. Adesso che questa aggregazione si è compiuta sarebbe un tragico errore smontarla. I partiti vanno rinnovati -ha concluso- ma non smontati e sminuzzati in tante liste. Diversamente da ciò che qualcuno dice, la presenza sul territorio, il lavoro con i cittadini e fra i cittadini, lo stesso tesseramento come strumento di adesione e di autofinanziamento non sono, come è stato detto, delle menate ma delle cose serie, anche se non vanno di moda. L’alternativa è la disgregazione del centro-destra". Ufficio di presidenza - Sulle parole di Schifani è intervenuto anche il segretario del Pdl, Angelino Alfano: "Le sue parole sono serie, forti e talvolta dolorose - ha spiegato -, ma vere. Occorrerà agire, e subito, e anche per questo - rivela l'ex Guardasigilli - abbiamo convocato per domattina l'ufficio di presidenza del Popolo della Libertà".