Iva Zanicchi, Dalla, Celentano e la farfallina di Belen

Giulio Bucchi

E in mezzo è arrivata lei. Iva Zanicchi sarà pure un’europarlamentare del Pdl, ma è prima di tutto una cantante e una donna di grande spirito. Venerdì si è materializzata al convegno organizzato dal collega di Bruxelles Potito Salatto, finiano, uno dei più presenti alle sedute del Parlamento europeo, come Iva del resto. Che in due minuti ha vivacizzato il dibattito. Titolo: “La Società civile per la Costituente Popolare”. Tradotto: come andare oltre ai partiti per creare un largo consenso nel centrodestra. Due sessioni di dibattito. La prima, più politica, con interventi dei parlamentari Roberto Menia, Benedetto Della Vedova, Alfredo Antoniozzi e Antonio Buonfiglio, cui si è aggiunta la Zanicchi e poi l’onorevole centrista Luisa Santolini, presidente della Fondazione Sublacense Vita e Famiglia. La seconda, con un parterre variegato che spaziava dall’associazionismo imprenditoriale (Pierluigi Borghini di Assoforum), ai movimenti politici locali come Incontro democratico di Gianfranco Bafundi, il Popolo della Vita di Alfredo Iorio, La mia Italia di Antonfrancesco Venturini, per poi passare a parlare di temi sociali con Domenico Brocato dell’Agenzia nazionale dell’Immigrazione, di romeni in Italia con Laura Vasii di Dacia Felix, e del ruolo dello sport come fattore aggregante della società civile con Alessandro M. Levanti di Asi. Insomma, tanti argomenti, molta carne al fuoco. Iva Zanicchi, ha subito ricordato la grandezza di Lucio Dalla: "Non ha mai scritto per me, ma andrò ai suoi funerali perché giusto andare. Lui era un maestro. Sarebbe stato sufficiente scrivere Caruso per esserlo, e lui ha fatto tanto altro…". In quanto al tema del convegno, "non sono una falsa modesta e potrei esprimere in questo contesto le mie opinioni politiche, ma non me la sento", ha spiegato con nonchalance la berlusconiana di ferro, molto amata dal pubblico perché genuina. Senza tanti giri di parole, infatti, l’ex conduttrice di “Ok il prezzo è giusto” ha bacchettato i sermoni di Celentano a Sanremo: "Lo adoro musicalmente, ma non quando si mette a pontificare. Ha usato la tv per fare i fatti suoi". Iva si è candidata lei stessa a condurre il Festival il prossimo anno ("Salatto, aiutami tu, metti una buona parola, tu che puoi", ha scherzato) e ha definito "furbacchiona" Belen perché "da sola si è scucita apposta il vestito, consapevole di avere una bella farfalla da mostrare. Me l’ha detto la truccatrice". Insomma, platea piena per il convegno nella Sala delle Bandiere del Parlamento europeo a Roma, dove si è discusso del futuro del centrodestra e dei possibili ricongiungimenti tra ex alleati come avviene, di fatto, nel Ppe. Sia Menia, che Della Vedova hanno però bocciato l’ipotesi di una grande coalizione (cui aveva accennato anche l’ex premier Berlusconi a Bruxelles) e hanno rivendicato la rottura "anche traumatica" con il Pdl. Assente Adolfo Urso che sarebbe dovuto intervenire come leader di Fare Italia, in missione anche Elisabetta Gardini. "Lavoriamo a un nuovo movimento con i cittadini per superare il Terzo Polo", è l’auspicio di Salatto. L’idea è sempre quella: unire l’area moderata, cattolica, laica, riformista e liberale. Dopo le Amministrative si vedrà cosa succede.