Il brunch, la moda dell'estate milanese che batte caldo e noia
Qualche anno fa (e molto probabilmente ancora oggi), la via di fuga preferita per chi doveva fuggire dal caldo pur essendo costretto a rimanere in città erano le toccate e fuga nei centri commerciali, isola felice fatta di negozi, un po’ di gente (talvolta troppa) e, soprattutto, aria condizionata. Tuttavia la rovente estate milanese 2010 sta facendo registrare una nuova tendenza: il brunch. Secondo un’inchiesta promossa da Meta Comunicazione e condotta su 100 titolari di locali, infatti, i lavoratori, i single, le famiglie che non possono abbandonare la città meneghina nemmeno nel fine settimana trovano in questa moda importata dagli States una gustosa forma di evasione dal caldo e dai ritmi cittadini. Brunch per sette intervistati su dieci – Soprattutto la scorsa settimana, quando la cappa d’afa ha trasformato Milano in un forno a cielo aperto, il 70% degli intervistati ha affermato che il brunch è una valida alternativa per chi è trattenuto in città. Il target dei branchisti è ampio: si va dallo stacanovista trattenuto dal lavoro (37%), al single che vede nel brunch una buona occasione per arpionare (19%), passando dal “Turista per caso” (13%) e dalla famigliola che lo vive come un modo per trascorrere qualche ora assieme e in allegria (28%). Aria di incontri – Fiutando l’opportunità, sono stati molti i locali che si sono attrezzati, adattando il buffet con alimenti estivi e prediligendo le bevande al cibo, cosa apprezzata da due intervistati su tre. Moda o non moda, sono molti i motivi per cui il brunch ha preso piede in questa estate milanese: l’aria condizionata e la possibilità di fare nuovi incontri, cosa ben accetta quando la città si svuota desolatamente. Per rendere appetibile l’offerta, sono diverse le attrazioni allestite dagli esercenti: dal brunch dedicato ai turisti (33%), agli spettacolini di cabaret o i giochi di gruppo per le famiglie (31%), fino ai concertini di musica dal vivo (41%).