
Elena Maraga, la maestra sexy di Onlyfans? Cos'è successo fuori dall'asilo

Nessun licenziamento né dimissioni. Almeno per il momento. Elena Maraga, l’insegnante dell’asilo parrocchiale di Maserada (Treviso) finita nella bufera dopo che i genitori dei suoi alunni hanno scoperto il suo profilo su OnlyFans la scorsa settimana, rimarrà in ferie forzate (la decisione è infatti della scuola) finché il suo legale e l’istituto non si accorderanno sulla liquidazione, con un extra rispetto a quanto le spetterebbe a norma di legge. La maestra e bodybuilder, in ogni caso, non potrà rimanere al suo posto.
Tuttavia, visto che la scuola può né sospenderla né licenziarla invocando la giusta causa, non essendoci alcuna norma che lo consenta (la vicenda è infatti legata alla sfera privata della 29enne), l’unica strada saranno le dimissioni. In seguito al terremoto, prima aveva preso tre giorni di ferie, da lunedì 17 a mercoledì 19: «Ho preferito prendere una pausa visto il polverone che si è sollevato da quando si è saputo ufficialmente che la maestra su OnlyFans sono io», aveva spiegato.
Poi, da giovedì scorso lo stop continuerà finché la questione non verrà risolta. Diverse famiglie si sono comunque schierate al fianco della maestra, assunta cinque anni fa a tempo indeterminato, perché considerata capace e benvoluta dai suoi alunni. «Non lascerò mai io la scuola, non mi licenzierò mai io per prima per principio» ha detto l’insegnante nelle scorse ore «sono ancora in attesa di capire come si concluderà questa vicenda per la quale comunque sono molto amareggiata».
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In serata la donna ha inviato una lettera alla stampa, stilata insieme ai suoi avvocati, per ribadire che «non ha mai prodotto foto o video a contenuto pornografico». Infine, la maestra chiarisce: pratica «attività sportiva di bodybuilding» e questa, così come quella su OnlyFans, «non si riflette in alcun modo sulla prestazione lavorativa». «Di conseguenza non vi può essere alcun potere sanzionatorio di tipo meramente morale nei suoi confronti». Ma se il lavoro a scuola è stato messo temporaneamente in pausa non si è affatto fermato quello sui social. Basti pensare che nel corso di una settimana, da quando è scoppiato lo scandalo mercoledì 12 marzo, i follower del profilo Instagram pubblico sono passati da 6.500 a oltre 18mila. Non solo. La donna ha anche riattivato il suo profilo Instagram parallelo, quello «privato» in cui, a suo dire, accetta solo uomini («Non ho mai accettato le mamme dei miei alunni e tantomeno donne in generale», aveva detto). E che sarebbe stato proprio il profilo utilizzato da qualche papà o amico di famiglia per scoprire che la donna era anche attiva su OnlyFans.
Quello stesso profilo però era sparito per qualche giorno, dopo il terremoto a scuola. Non si trovava (nel link sotto il suo profilo) proprio perché la responsabile delle insegnanti dell’istituto aveva chiesto alla donna di cancellarlo. A chiarirlo la stessa Maraga: «Quando i genitori ne hanno parlato con la responsabile lei mi ha chiesto di cancellare il profilo privato». Ora però è tornato accessibile (su richiesta e previa approvazione). Intanto il ministero dell’Istruzione è al lavoro per redigere un codice etico per tutto il personale scolastico italiano che contiene un capitolo dedicato all’uso dei media e dei social, in linea con il Codice di comportamento nazionale per i dipendenti pubblici. La premessa è che i dipendenti pubblici debbano «evitare dichiarazioni, immagini o commenti che possano danneggiare il prestigio o l’immagine dell’amministrazione».
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