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Ventotene, Capezzone spiana Parenzo: "Quel manifesto è una cag***, non dire cazz***"

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Un David Parenzo fuori di sé dalla rabbia scongiura Daniele Capezzone: "Difendi almeno il Manifesto di Ventotene", è l'appello del conduttore de La Zanzara, su Radio 24, al direttore editoriale di Libero ospite in studio di Giuseppe Cruciani. Poche ore prima, la premier Giorgia Meloni aveva citato in aula il testo "sacro" dell'europeismo per la sinistra sfidando le opposizioni: "Questa non è la mia Europa". Lesa maestà. Reazioni isteriche dentro e fuori da Montecitorio. 

Capezzone, però, delude Parenzo: "Ma il Manifesto di Ventotene è sbagliato!", urla al microfono, per la gioia di un Cruciani in estasi. "Te lo leggeva Pannella da piccolo", lo provoca ancora Parenzo con Capezzone che lo zittisce: "E Pannella aveva torto su questo. Glielo abbiamo sempre detto, non dire caz***te, non sai di che si tratta. Tu sei come la Fusani, nostra amica, anche oggi capisci domani. Spinelli, Rossi e Colorni erano tre gentiluomini che hanno tutto il nostro rispetto. Ciò detto, quel Manifesto è 'na cag***ta. Abolire la proprietà privata...", "Ma era una suggestione!", è la difesa d'ufficio di Parenzo. 

 

 

 

"Ma che suggestione, ma che stai a dì?", incalza ancora Capezzone che poi prende di mira lo show dell'opposizione in aula. "L'omone Fornaro che piange, Speranza che dice che Meloni fa apologia di fascismo... La perversione mentale vostra!". 

 

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