Gintoneria, Giuseppe Cruciani fa impazzire i moralisti: "Putt*** e amanti della gnocca?"

Roberto Tortora

Sono agli arresti domiciliari e dovranno rispondere al giudice di accuse molto pesanti: auto-riciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, detenzione e spaccio di stupefacenti. Stiamo parlando di Stefania Nobile e Domenico Lacerenza, entrambi deus ex-machina della Gintoneria e del privé La Malmaison, due locali di Milano in pieno centro, a due passi dalla stazione, finiti in uno tsunami di polemiche. Se ne parla in tutti i salotti televisivi e non può mancare anche Dritto e Rovescio, il talk di approfondimento di Rete 4 condotto da Paolo Del Debbio.

A dare un quadro della situazione è Giuseppe Cruciani, speaker di Radio 24 e conduttore de La Zanzara, che la Gintoneria non solo l’ha frequentata, ma ha spesso avuto ospite proprio Lacerenza nella sua “striscia” radiofonica quotidiana. Cruciani non nasconde gli eccessi di quel locale e invita a dissociarsi da facili moralismi: “Alla Gintoneria - si può dire in maniera un po' rude, ma in realtà molto chiara - la domanda incontrava l'offerta. Questa è la realtà dei fatti, alla Gintoneria come dappertutto c'erano droghe e prostitute, c'erano tossici più o meno dipendenti che trovavano la cocaina. Che poi gliela vendesse o passasse lui (Lacerenza, ndr) come risulta dalle carte o se la portavano dietro questo poi lo vedremo".

 

 

 

"C'erano anche put***eri amanti della gnocca, questa è la realtà. Persone che volevano questa roba qui. I moralismi lasciamoli da parte, perché sono cose che, al netto dei reati che vedremo se ci sono o no, più o meno avvengono dappertutto. Non voglio dire che avvengano nello stesso modo in molti locali di Milano o in molti locali italiani. Ma la presenza di escort e la presenza di droga, in particolare cocaina, è una costante in molti locali del nord, del centro e del sud Italia. Qual è la differenza vera? La colpa di Lacerenza è quella, paradossale, di aver portato tutto alla luce del sole con dei video su Instagram, su Telegram e altri social. Ha dato troppa visibilità ai suoi eccessi”.