Strane convergenze
Fuori dal Coro, la scelta di Marco Rizzo: "Parole storiche, io sto col generale Vannacci"
Da tempo la strana convergenza prende piede. Strana almeno stando ai presupposti: la convergenza riguarda il generale Roberto Vannacci e il comunista (ex?) Marco Rizzo, oggi leader di Democrazia sovrana e popolare.
I due infatti hanno parecchie idee simili. Convergenza, appunto. E la convergenza viene certificata a Fuori dal Coro, il programma condotto da Mario Giordano su Rete 4, la puntata è quella di mercoledì 5 marzo. Entrambi ospiti in collegamento, Vannacci e Rizzo.
Ed è proprio Rizzo ad esporsi, parlando in modo chiaro, insomma le ambiguità stanno a zero: "Se c'è la guerra termonucleare noi in Europa moriamo tutti. E quando sento un generale della Nato che dice parole storiche al Parlamento europeo, racconta un fatto enorme: i cannoni devono tacere, ha detto il generale Vannacci", premette Rizzo, il quale si spende nell'elogio di Vannacci.
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"E allora se io vedo la mia storia, una storia di coerenza, pace, lavoro e giustizia sociale non posso che stare da quella parte lì. Dovrei stare con Piero Fassino? Era il mio segretario, quando c'era il Pci, quello grande, era il mio segretario. Adesso lui si occupa di profumi", piazza la stoccata. "Ma lui ha detto, a un certo punto della sua storia e lo avete letto sui giornali, abbiamo una banca. Ecco, uno che sta con una banca e il generale Vannacci che parla di pace: io sto col generale Vannacci", conclude Marco Rizzo. Più chiaro di così...