Attacchi di panico
PiazzaPulita, lezione di Rampini: "Golpe di Trump? No, come funziona la democrazia negli Usa"
Negli Stati Uniti "c'è stato un cambio di regime, un golpe mascherato?". A PiazzaPulita su La7 Corrado Formigli intervista Massimo D'Alema e domanda a Federico Rampini, in collegamento, un opinione su Donald Trump. Il giornalista del Corriere della Sera, grande esperto di cose americane, filo-democratico per sua stessa ammissione ma uno dei pochi a leggere il "trumpismo" senza paraocchi ideologici, lo gela subito: "No, no no. Non sono d'accordo". E inizia la rumba.
"La democrazia americana sta funzionando in modo piuttosto normale, la metà dei decreti presidenziali, diciamo gli editti, gli ordini esecutivi, sono bloccati dalla magistratura che sta facendo il suo mestiere di anticorpo. La stampa, a parte il Washington Post... io mi sveglio ogni mattina con il New York Times che dalla prima all'ultima pagina è contro Trump", sintetizza Rampini.
"Il federalismo è un anticorpo - aggiunge il giornalista del Corsera -, stati democratici come California e New York remano contro una serie di politiche di questa amministrazione". "Abbiamo visto una presa della Fbi abbastanza impressionante", interviene Formigli: "Sì ma questo avviene con tutte le amministrazioni, l'Fbi era politicizzata già ai tempi dei fratelli Kennedy e prima ancora, durante la caccia alle streghe negli anni 50. D'Alema ha ragione a sottolineare come semmai a non funzionare è l'opposizione, il Partito democratico, ancora in stato di sbandamento. Tra l'altro le piazze sono vuote, a differenza della prima vittoria esile e contestabile di Trump contro Hillary Clinton. Non c'è una mobilitazione contro il Trump 2 come ci fu contro il Trump 1".