Fuori controllo
Saviano insulta il governo: "Banditi, squadracce". E Fabio Fazio gli dà ragione
Libertà di parola e filosofia di governo al centro del dibattito tra Fabio Fazio, conduttore di Che tempo che fa sul Nove, ed uno dei suoi ospiti più cari, cioè il giornalista e scrittore Roberto Saviano. I due concordano sul fatto che la libertà d’espressione oggi venga continuamente intimidita e che democrazia e capitalismo non vadano più di pari passo.
Questo il Saviano-pensiero: “Si costruisce una continua intimidazione, perché possa arrivare anche sugli altri. il messaggio sostanzialmente è 'se criticate come fa lui, se agite come fa lui, subirete la stessa cosa che sta subendo’. Chiunque può dire ciò che vuole, purché non sia ascoltato, purché non superi la soglia d'attenzione, a quel punto paghi una conseguenza. Un regista, un artista, un giornalista sa che, scrivendo o prendendo una posizione, qualora dovesse essere ascoltato, paga uno scotto: un progetto che viene bloccato, una possibilità negata, un isolamento, una delegittimazione, un dossier su di te, è istantaneo”. Quindi, l’attacco diretto e personalizzato a Libero, Il Giornale e Il Tempo: “I giornali di Angelucci sono stati squadracce contro di me per anni e continuano a esserlo. Non giornali, squadracce, Angelucci che è imprenditore e politico. E adesso, mentre mi stanno ascoltando, faranno quello che hanno fatto sempre: intimidire, minacciare, estorcere paura. Questo governo fa così con chiunque si opponga e lo faranno sempre di più fino a quando non arriverà il sangue, che questi stanno preparando. Mi mettono paura, mettono paura, si comportano da banditi. Dire 'Saviano va punito', secondo te a cosa porterà? Si è soli, hanno tutti paura, di perdere il mutuo, di avere l'informazione privata sputtanata, di poter avere massacri sui social, hanno tutti paura. Anche perché economicamente i giornali non vanno più, quindi non andando più e non vendendo più dipendono dai soldi del Governo. I giornali di Angelucci, e non solo loro, sono pagati dallo Stato e questo atteggiamento che si vede nelle chat svelate, di puntare una persona e massacrarla, cosa ha portato? Che tutti hanno paura a prendere una posizione”. Saviano, poi, prosegue nel discorso libertà-paura: “In passato dicevano 'prendete una posizione per guadagnare. Sei un intellettuale che sceglie una parte politica per avere più luce'. Oggi è esattamente il contrario: chi prende posizione ha le aziende che non investono sul tuo canale YouTube, iniziano a scappare dai film, hanno il terrore tutti che tu prendendo posizione stai in qualche modo sbilanciando. È così che hanno corrotto la democrazia, è questo che ha reso il loro percorso un percorso autoritario”.
Infine, una riflessione sulla forbice sempre più larga tra capitalismo e democrazia: “La dinamica del capitalismo si è sposata solo momentaneamente con quella della democrazia. Ha fallito l'idea che il capitalismo potesse essere dentro la democrazia una forza, in grado di poter redistribuire le ricchezze, di tenere in equilibrio il rapporto con le classi sociali. Bisogna farsi soccorrere da Hannah Arendt quando dice che l'arrivo di una dimensione autoritaria non si coglie tanto dal fatto che verità e menzogna siano indistinguibili, ma dal fatto che sia irrilevante ormai cogliere verità e menzogna". Fazio annuisce: "Beh diciamo che stiamo vivendo esattamente questo".
"Se ti elenco che le bollette stanno aumentando - prosegue Saviano -, che i salari non aumentano, che i mutui sono alle stelle, che non è vero che stanno mettendo a posto le strade e hanno fermato i flussi migratori, se ti elenco tutto questo interesserà a chi vota, a chi vota questa parte politica? Posso dire qualsiasi cosa, posso portare qualsiasi prova, sembrerà sempre che sono di parte, come se scegliere una posizione significhi inficiare il dato che stai dimostrando, quindi la realtà diventa irrilevante”.