sinistra alla frutta

Giuseppe Cruciani, il 'vaffa' al comune di Lodi: "Pass antifascista? Non firmo un ca***"

"Io non firmerò un ca***". Giuseppe Cruciani non intende cedere alla norma appena approvata dal Comune di Lodi e che introduce una vera e propria clausola antifascista. Se, infatti, si vuole ottenere una delle sale comunali, bisognerà dichiarare esplicitamente di condividere i valori antifascisti della Costituzione. Il voto in aula - arrivato martedì - è stato approvato dalla maggioranza, tra pesantissime bordate delle opposizioni e distinguo interni alla coalizione del sindaco dem Andrea Furegato. Basta pensare all'astensione di Lodi Al Centro.

E Cruciani, che proprio il 28 febbraio sarà a Lodi in una sala comunale per un evento organizzato dall’associazione Lodi Liberale, non usa mezzi termini per esprimere la propria contrarietà. "Io non firmerò un ca*** che sia chiaro". Il conduttore de La Zanzara, raggiunto da Il Cittadino, parla di un provvedimento "anti-democratico" e "fascista", oltre che "una totale perdita di tempo per il Comune che dovrebbe pensare a cose più serie". 

 

 

L'iniziativa sul cosiddetto "pass antifascista" è stata promossa dall’associazione Adelante, che fa parte del neonato "Comitato 25 aprile" di Lodi. Attraverso una lettera il coordinamento, composto anche da sezione Anpi di Lodi, Antifa, Fiab, Progetto Pretesto, Libreria Sommaruga, richiedeva "di adottare, come è stato fatto in tanti altri comuni come Milano, Padova, Bergamo, Reggio Emilia, L’Aquila, Ancona, un provvedimento con il quale chiunque richieda sale o spazi comunali debba dichiarare di ripudiare il fascismo, di non perseguire finalità antidemocratiche anche proprie del partito fascista e di non denigrare la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza. Dovrà quindi seguire una verifica per accertare che le azioni dei richiedenti non contrastino con la dichiarazione".